(Teleborsa) -
Warner Music Group, terza più grande casa discografica al mondo che vanta artisti del calibro di Ed Sheeran e Bruno Mars, punta a raccogliere fino a
1,82 miliardi di dollari con l'IPO finalizzata alla quotazione sul
Nasdaq, per una
valutazione complessiva dell'azienda di circa
13 miliardi di dollari.
Il collocamento dovrebbe riguardare
70 milioni di azioni di categoria A ad un
prezzo compreso
fra 23 e 26 dollari per azione. Il titolo avrà la sigla WGM. Fra gli azionisti venditori la
Access Industries del miliardario
Len Blavatnik, che l'aveva rilevata nel 2011 per 1,3 miliardi di dollari, delistandola dalla borsa americana dove era quotata dal 2005.
Warner Music ha dovuto
rinviare l'IPO, inizialmente prevista per il mese di marzo, a causa dello scoppio della
pandemia di Covid-19 ed è una delle prime società che si riaffaccia sul mercato dopo la fine del lockdown.
E' una delle IPO più importanti e più attese dell’anno e la ripresa di questa attività è un importante indicatore della fase si stabilizzazione del mercato azionario. In qualità di sottoscrittori compaiono Morgan Stanley, Credit Suisse e Goldman Sachs, mentre BofA Securities, Citgroup e JP Morgan che agiscono come bookrunner.
WarnerMusic ha prodotto utili per 258 milioni di dollari nell'esercizio 2019, con un fatturato di 4,48 miliardi. La musica registrata ha generato 3,84 miliardi, pari all'86% delle entrate totali.