(Teleborsa) - La Commissione europea ha alzato il velo su
"Next Generation Eu", il piano straordinario che mobilita la cifra monstre di
750 miliardi di euro. All’Italia andrebbero complessivamente
172,7 miliardi (circa
81 di aiuti a fondo perduto e
91 di prestiti). Ora palla alla politica per una
partita che si annuncia già in
salita.Soddisfatto il Commissario europeo agli Affari Economici
Paolo Gentiloni che a Radio Anch'io parla di
"svolta storica", perchè "siamo abituati a una politica economica dell'UE fatta solo di regole, tetti e controlli. Adesso ci saranno certamente le regole, i tetti e i controlli, ma la politica economica europea avrà delle
risorse comuni".
Adesso che
Palazzo Berlaymont ha messo le carte sul tavolo, inizia, infatti, la "partita tecnica" sul piano politico con il rischio concreto che il meccanismo possa incepparsi. Ieri
Olanda e Austria si sono parzialmente "sfilate" segnalando come le posizioni sono ancora lontane per un dossier che "richiede l’unanimità". L'eurocommissario, però, fa professione di ottimismo e si dice convinto che con i Paesi frugali del Nord Europa
"l'accordo non sarà facile, ma ci si arriverà". Un piano decisamente ambizioso quello proposto da Bruxelles che "è una
grande opportunità, ma anche una grande responsabilità, sottolinea
Gentiloni secondo il quale è stato decisivo l'asse franco-tedesco "senza il quale la nostra pressione non avrebbe avuto la forza di fare una proposta così avanzata. E se si sono messi d'accordo vuole dire che la
Cancelliera Merkel ha avuto una
consapevolezza di questa
crisi, che è stata determinante".