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"P-Tech Esperti Digitali", Enel e Intesa Sanpaolo si uniscono al programma ideato da IBM

Concluso il primo anno di studio per 170 studenti. A settembre nuovo esordio per altri 130 giovani

Economia, Scienza e tecnologia
"P-Tech Esperti Digitali", Enel e Intesa Sanpaolo si uniscono al programma ideato da IBM
(Teleborsa) - Intelligenza artificiale, diagnostica informatica, mindfulness, team work e project management. Queste le materie di lavoro per i 170 ragazzi di 4 istituti di Taranto che hanno fatto da apripista all'iniziativa "P-Tech Esperti Digitali", ideata da Ibm, concludendo oggi il primo dei sei anni del percorso. Avviato il 21 novembre 2019 scorso, in collaborazione con partner pubblici e privati del territorio pugliese ed estesa, nel corso dell'anno, a realtà come Enel e Intesa Sanpaolo, il programma, primo del suo genere in Italia, ha l'obiettivo di contribuire all'adozione di nuovi paradigmi formativi per il nostro Paese e vedrà a settembre un nuovo esordio per altri 130 giovani.

La finalità del nuovo modello formativo, in sintonia con le priorità e i piani del ministero dell'Istruzione, – spiega Ibm in una nota – è quella di creare un legame più stretto tra la scuola secondaria di secondo grado, l'università e l'ecosistema industriale per promuovere i nuovi skill oggi richiesti dal mondo del lavoro e un apprendimento in grado di durare l'intera vita professionale.

Secondo il World Economic Forum 2019 Future of Jobs Report sulle tendenze del lavoro nelle 20 principali economie nel mondo, oltre il 42% di tutti i posti di lavoro cambierà in modo significativo entro il 2022, ciò richiederà nuove competenze, come l'analisi o il design thinking e soft skill come la risoluzione di problemi complessi. Per affrontare questo cambiamento, partner del settore pubblico e privato – sottolinea Ibm – devono riunirsi per fornire ai giovani le competenze accademiche, tecniche e professionali necessarie per competere nell'economia del XXI secolo.

Il P-Tech in Italia, mutua un'esperienza internazionale che ha sinora coinvolto 24 Paesi, oltre 200 Università e più di 600 partner industriali e che ha portato sui banchi di scuola più di 125mila studenti su scala mondiale.

Dal 2020 tra gli attori del progetto – il Politecnico di Bari, l'Assessorato al Diritto allo Studio e al Lavoro della Regione Puglia, le società del Gruppo Angel, Confindustria Taranto e l'Ordine degli Ingegneri della Provincia – figurano anche Enel e Banca Intesa Sanpaolo. Tutti impegnati nel fornire un supporto individuale e a lungo termine agli studenti degli Istituti l'I.I.S.S. "Maria Pia", I.I.S.S. "Pacinotti", I.I.S.S. "Righi" e del Liceo Scientifico "Battaglini" che hanno aderito all'iniziativa.

"Il percorso di studi P-Tech – dichiara Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di IBM Italia – risponde a una delle più grandi necessità del Paese: colmare il divario tra percorsi formativi e mercato del lavoro. L'impatto indotto dallo sviluppo delle tecnologie esponenziali, come intelligenza artificiale e blockchain, va gestito in modo responsabile e inclusivo, promuovendo una preparazione più in linea con le esigenze delle imprese".

"L'emergenza sanitaria vissuta ci ha fatto capire che l'aspetto più sfidante per le aziende non è più solo tecnologico, ma è fortemente legato alle persone – afferma Carlo Bozzoli direttore Global Digital Solutions del Gruppo Enel –. Occorre credere e aver fiducia nelle nuove generazioni. Proprio per questo sosteniamo programmi come il P-Tech, promosso da Ibm, che aiutano a costruire le competenze del futuro e orientano i giovani nel mercato del lavoro. Non solo. Investire per costruire e valorizzare l'attitudine delle persone attraverso processi di continuous learning, significa favorire il progresso e sostenere lo sviluppo della società di domani".

"Questo periodo di lockdown – afferma Renato Dorrucci, responsabile della Direzione Politiche di Sviluppo e Learning Academy Intesa Sanpaolo – ha dimostrato inequivocabilmente come il digital divide sia un ulteriore fattore di disparità sociale, soprattutto per le nuove generazioni. Intesa Sanpaolo è impegnata in numerose iniziative di formazione a favore dell'inclusione giovanile. Per questo motivo abbiamo deciso di aderire con entusiasmo a un progetto ambizioso come quello di IBM focalizzato sulle digital skill, mettendo a fattor comune la nostra esperienza e le nostre competenze, con l'obiettivo di formare individui in grado di affrontare le sfide di un mondo ad altissima velocità di trasformazione".

Alla fine dei primi tre anni delle Superiori, gli studenti del P-Tech saranno in grado di continuare il percorso formativo presso il Politecnico di Bari senza la necessità di affrontare i test di ingresso e, inoltre, potranno fare leva sui crediti formativi con cui accelerare il triennio accademico. Il traguardo è la laurea in Ingegneria informatica denominata "P-Tech Esperti Digitali".






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