(Teleborsa) -
Atlantia e la sua controllata
ASPI confidano
"in una rapida e positiva soluzione" della trattativa sulla concessione con il
MIT. E' quanto emerge dalla
relazione finanziaria al 31 marzo 2020, in cui è stata fornita anche una informativa riguardo al capitolo Autostrade.
Nella nota di Atlantia, nella parte dedicata ai fattori di rischio ed alle assunzioni di continuità aziendale, si legge che il Consiglio di Amministrazione ritiene "
non ragionevolmente probabile il rischio di esercizio della
revoca della concessione e
ragionevolmente possibile la conclusione di un
accordo tra la controllata Autostrade per l’Italia con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la definizione del procedimento di grave inadempimento avviato in data 16 agosto 2018". Inoltre, ritiene "
non ragionevolmente probabile il manifestarsi dei
rischi di liquidità e finanziari della stessa controllata e di Atlantia per i 12 mesi successivi".
Fornendo un dettagliato aggiornamento delle trattative con il MIT, la holding ricorda che Autostrade per l’Italia ha inviato al MIT "una
nuova proposta con la quale – pur confermando le contestazioni agli addebiti mossi - ha confermato la propria volontà, condivisa da Atlantia, ad individuare una
soluzione concordata e definitiva della controversia, idonea al
soddisfacimento anche del pubblico interesse".
Ripercorrendo gli eventi degli ultimi mesi e le azioni intraprese nel mese di maggio, per sollecitare una risposta ed una
"tempestiva conclusione concordata della procedura di contestazione", la holding, in un capitolo dedicato all'aggiornamento sulle trattative con il Governo, richiama la situazione di tensione finanziaria e di incertezza cui è stata sottoposta ASPI e conferma la
volontà di pervenire ad un accordo o, in alternativa, "la facoltà di
avvalersi di tutti gli strumenti convenzionali a tutela" degli interessi propri e della controllata.