(Teleborsa) - "Dal 19 maggio al 26 giugno sono passati 38 giorni.
Un'eternità, in tempo di crisi, per quanti magari non hanno i soldi per fare la spesa".
CNA in una nota ha condannato le lentezze burocratiche e i giorni che sono occorsi affinché una prima parte dello stanziamento per finanziare la
cassa integrazione dei dipendenti delle imprese artigiane, previsto del
Decreto Rilancio, arrivasse nella disponibilità del Fondo di solidarietà bilaterale dell'artigianato (
Fsba) mettendolo nelle condizioni di riprendere a pagare il sostegno al reddito agli oltre 600mila lavoratori ancora in attesa di percepire l'assegno di marzo e aprile.
"Speriamo di non dover attendere altri 38 giorni per ogni
accredito successivo. Questa
tempistica non è ragionevole ne' rispettosa delle impellenti necessità di chi da mesi è senza stipendio", ha aggiunto la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa.
Per tali ragioni, "la CNA sollecita il Governo a sbloccare la situazione immediatamente, facilitando e accelerando i tempi di
erogazione delle
prestazioni connesse all'emergenza
Covid-19 per il tramite di Fsba".
Nella nota la Confederazione chiede, infine, "di trovare con urgenza
risorse aggiuntive per fare fronte alle numerose domande che continuano ad arrivare e per quelle relative al mese di maggio a causa del perdurare di una crisi che rende le risorse finora stanziate non più sufficienti".