(Teleborsa) - "A settembre l’Italia presenterà il
Recovery plan a cui stiamo lavorando alacremente, contenente le riforme necessarie per il rilancio del Paese e per un utilizzo efficace, senza sprechi di queste risorse". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Conte nel corso del Question Time alla Camera precisando che "ogni decisione relativa all’utilizzo di queste risorse sarà condivisa doverosamente e ben
volentieri con il Parlamento".Esecutivo al lavoro in queste ore sul
decreto Semplificazioni, atteso tra giovedì e venerdì sul tavolo del Consiglio dei ministri che il Presidente del Consiglio ha definito "la madre di tutte le riforme". Partendo dalla considerazione che la pandemia ha determinato "una recessione senza precedenti. Tra gli strumenti per rilanciare la crescita vi è senz’altro il
decreto semplificazioni, che ritengo indispensabile per modernizzare l’Italia e far correre tutto il Paese. Ed è per questo che in queste ore ci stiamo confrontando in maniera costruttiva per trovare una soluzione".
Altro dossier "caldo" quello
dell'ex Ilva, rispetto al quale, dice Conte, l'intervento pubblico rappresenta la garanzia migliore. "Attualmente - ha sottolineato - la trattativa sta proseguendo" con
ArcelorMittal. "Come è noto in queste ore si sta lavorando alla nuova compagine societaria e si sta valutando anche l’intervento pubblico perché riteniamo che questo sia la
garanzia migliore".
Non si sbilancia invece sull'ipotesi del
taglio dell'IVA. "Il Governo, io e il ministro, abbiamo tutti confermato che è un'ipotesi, non abbiamo ancora deciso sul punto. La stiamo valutando. Nessuna decisione è ancora presa", ha chiarito il Presidente del Consiglio che è tornato a rassicurare sul
MES (rispetto al quale è alta la tensione tra Pd, favorevole, e M5s pronto a fare muro) sottolrinando che non vi è alcuna connessione tra le linee di credito del
Mes, relativo alle
spese sanitarie, e le scelte generali di
politica di bilancio relative alla
spesa pubblica e la tassazione". Soddisfazione per il
taglio del cuneo fiscale, misura al via da oggi, che ha affermato Conte, diventerà
"strutturale", ricordando che la proposta è stata sul tavolo degli
Stati Generali dell’Economia.