(Teleborsa) -
Sostenibilità del
debito,
MES e
Recovery Fund. Sono questi i temi toccati dal Commissario Ue
Paolo Gentiloni in audizione alla Camera questa mattina.
Per l'ex Presidente del Consiglio italiano "
la sostenibilità del debito è uno dei problemi del futuro, che la discussione di questi mesi non può cancellare", ricordando come occorrerà "riportare il nostro debito verso una
traiettoria discendente”.
Per Gentiloni è infatti un
problema di credibilità: "L'Italia è più credibile nella misura in cui il Paese non cancellerà dall'orizzonte futuro il tema della riduzione del debito. Dire che il problema del
debito scompare dall'orizzonte futuro renderebbe difficile avere un ruolo negoziale sul
regime fiscale in comune".
Come e quando reintrodurre il Patto di Stabilità sarà infatti un tema di dibattito il prossimo anno ha detto il Commissario UE e ha indicato alcune linee guida per ristabilire i corretti livelli di spesa una volta superata l'emergenza Coronavirus. "Non bisognerà fare
errori di
tempistica nella stretta alla
spesa – ha spiegato il Commissario agli Affari economici e monetari – e "fare riferimento ai livelli del Pil prima della pandemia dei paesi europei in generale". In merito alla riforma del Patto andranno cercate soluzioni "per dare sostegno a investimenti pubblici per la transizione ambientale e digitale".
Gentiloni ha poi invitato il Governo italiano a valutare seriamente lo strumento del
MES, sottolineando il suo lavoro per renderlo quanto più appetibile: "bisogna vedere se il gioco vale la candela, ma questa è una valutazione che spetta al Governo italiano. Io come Commissario ho sempre lavorato affinché questi
prestiti fossero senza
condizionalità e a condizioni molto favorevoli".
"Il Mes – ha aggiunto Gentiloni – ha la stigma della condizionalità, ma noi abbiamo lavorato affinché le condizioni fossero fatte in modo anticipato, non durante l'erogazione.
L'adesione politica spetta al Governo – ha ripetuto – la Commissione ha lavorato affinché il Trattato fosse compatibile con lo strumento, senza condizionalità”.
Sul
Recovery Fund Gentiloni si è mostrato in linea con la Merkel nell'impegno a trovare la quadra il più presto possibile – "abbiamo bisogno di approvare questo Piano entro il mese di luglio, prima della
pausa estiva – e ha suggerito all'Italia di concentrare le
risorse del Piano "su grandi priorità del futuro:
inclusione sociale,
sostenibilità ambientale e
modernizzazione digitale".
Infine, il Commissario europeo ha riposto grandi aspettative proprio sulla Presidenza tedesca del Consiglio Ue – "credo che il semestre di P
residenza tedesco sia molto importante, perché sarà una sfida per la cancelliera
Merkel, non solo per il futuro della Germania, ma anche per l'Europa" – e ha lanciato un monito in vista dei negoziati per un intervento comune dell'Unione nell'affrontare la crisi: "siamo in un momento di grandi
cambiamenti e di
transizione e non dobbiamo dare per acquisito che questi passi in avanti siano consolidati. La risposta comune crea un precedente, ma non dobbiamo darla per scontata".