(Teleborsa) -
Il problema trasporto scolastico potrebbe essere risolto con un piccolo escamotage, scegliendo
l'accezione più ampia possibile del termine
"congiunti", estesa anche ai compagni di classe e di lavoro, e
dilatando i tempi di permanenza a bordo, per derogare al distanziamento di 1 metro imposto dal Comitato scientifico.
Dalle Regioni l'appello al Governo a valutare il "principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe per derogare al metro di distanziamento per il raggruppamento di ragazzi che viaggiano insieme".
E ancora,
certificazione del sistema di aerazione e filtraggio dei bus,
obbligo di mascherina a bordo e
differenziazione degli orari di ingresso e uscita da scuola per ridurre i flussi di passeggeri.
Sono queste alcune delle
proposte sul trasporto pubblico locale spiegate dalla
Ministra Paola De Micheli, durante la riunione in videoconferenza con le Regioni, per l’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi in vista della riapertura delle scuole. Proposte sulle quali
si esprimerà il Comitato tecnico scientifico nelle prossime ore.
Nel corso del confronto, la Ministra ha fatto il punto sulle proposte condivise con le Regioni e sul monitoraggio costante attivato in questi mesi dei flussi di viaggiatori sui mezzi di trasporto pubblico, da cui sono emersi "pochi problemi" ed una "grande capacità di adattamento delle aziende locali".
Fra le proposte anche quella di
installare sui mezzi di trasporto separatori "morbidi" in coerenza con le prescrizioni di sicurezza. Infine, è stata ricordata la possibilità per le Regioni di
utilizzare mezzi privati aggiuntivi per il trasporto pubblico, attraverso il ricorso all’Articolo 1 del Decreto Semplificazioni che consente di bandire gare veloci sotto soglia europea.
Dopo lo stanziamento di 400 milioni a sostegno del Trasporto Pubblico Locale nel Decreto Agosto, la Ministra ha garantito che sosterrà la
richiesta di ulteriori stanziamenti in autunno.