(Teleborsa) -
Taglio delle emissioni di almeno il
55% al 2030 con priorità agli interventi per l'efficienza energetica degli edifici, rinnovabili e mercato UE delle emissioni. Questo il Piano presentato dal Vicepresidente della Commissione
Frans Timmermans.
Il nuovo target al
2030 e l'azzeramento delle emissioni al 2050 - si sottolinea nel piano - significa risparmiare
100 miliardi di importazioni di energia nei prossimi
10 anni e fino a
3mila miliardi entro il 2050. L'obiettivo del 55% sarà inserito nella legge sul clima e diventerà
vincolante per l'UE. Intanto,
l'estate 2020 dal punto di vista climatologico si classifica come la più
bollente mai registrata in
Europa da
112 anni con un anomalia di addirittura 2,08 gradi rispetto alla media. E' quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati del National Climatic Data Centre (
NOAA) dai quali si evidenzia peraltro che è anche stata la
terza più calda sul pianeta facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, superiore di
0,92 gradi rispetto alla media del
ventesimo secolo.Guardando al nostro Paese, l'Italia è destinata ad essere sempre più calda, senza politiche mirate di mitigazione del surriscaldamento climatico, con un aumento della temperatura nei prossimi 30 anni fino a 2 gradi in più (rispetto al periodo 1981-2010) e, nello scenario peggiore, con un innalzamento che può arrivare fino a
+5 gradi al 2100. E al crescere dell'innalzamento della temperatura, corrisponde l'aumento rapido ed esponenziale dei costi degli impatti dei cambiamenti climatici con un valore fino
all'8% del Pil pro capite a fine secolo. Senza interventi per arrestare la marcia del
riscaldamento climatico crescerà anche la disugualianza economica Nord-Sud e tra
fasce di popolazione più povere e più ricche.
L'allarme è contenuto nel report "
Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in Italia", della Fondazione Cmcc, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.