(Teleborsa) - La partita delle
Regionali, sulla quale erano puntati tutti i riflettori, si chiude con un pareggio,
3-3 che secondo molti per il
centrosinistra vale di più.
In
Veneto, come da copione
Zaia fa boom di consensi, mai un Governatore tanto votato dall'istituzione delle Regioni. Secondo mandato anche per
De Luca in
Campania,
Toti in Liguria e
Emiliano in
Puglia che batte Fitto.
Una
bella fetta della
torta si è giocata in
Toscana con la vittoria di
Giani (centrosinistra) che allontana il possibile
tsunami che avrebbe provocato l'affermazione della candidata leghista
Ceccardi. Nelle Marche passa il centrodestra con
Francesco Acquaroli. Netto successo dei
Sì al
referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Un successo che
Di Maio rivendica con forza parlando di "risultato storico". Poi rilancia sul
taglio agli stipendi dei parlamentari e su "una legge elettorale proporzionale".
La
maggioranza tira, dunque, un
sospiro di sollievo ma c'è un
paradosso: un tempo
vero traino dello schema ora i
Cinquestelle inseguono con il
PD pronto a far valere il ritrovato
peso specifico. I
grillini incassano la
vittoria sulla riduzione delle poltrone che attenua, solo in parte, il
tonfo alle
Regionali.