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Recovery Plan, Catalfo: per mercato del lavoro pronti 11 progetti, distinti ma connessi

La ministra in audizione alla Camera. Tra le priorità del Governo competenze, occupazione femminile, sgravi fiscali e salario orario minimo.

Economia, Politica
Recovery Plan, Catalfo: per mercato del lavoro pronti 11 progetti, distinti ma connessi
(Teleborsa) - Un Piano nazionale per le nuove competenze, sgravi contributivi per favorire l'occupazione femminile e il salario minimo orario. Sono alcuni dei temi toccati dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo questa mattina in audizione alla Camera sul Recovery Plan.



"Undici progetti, tra loro distinti ma strettamente connessi", così ha descritto le proposte del suo Ministero al Piano la ministra. L'obiettivo è "l'abbattimento delle disuguaglianze e il raggiungimento di una piena equità sociale" e a tale scopo sono stati "individuati interventi che mirano a garantire l'inclusione sociale sotto il profilo dell'inserimento lavorativo di fasce svantaggiate o a rischio emarginazione, o, ancora, a rischio di sfruttamento, perché impiegate in forme di lavoro irregolare, fenomeno purtroppo ad oggi largamente diffuso in alcune aree del nostro Paese e in determinati settori produttivi".

L'intenzione dell'esecutivo, ha precisato Catalfo, è quella di organizzare un mercato del lavoro "più competente", "più inclusivo", più trasparente", "più digitalizzato" e "più sicuro". La ministra ha annunciato anche un potenziamento dei Centri per l'Impiego e il rafforzamento delle interazioni fra questi ultimi e i servizi sociali per la presa in carico integrata di soggetti e famiglie in condizioni di fragilità o disoccupazione.

Tra le misure descritte dalla ministra c'è quella dell'istituzione di un "Piano nazionale per le nuove competenze" che sarà sviluppato insieme ai ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell'Innovazione". Una delle "nostre priorità – ha dichiarato Catalfo – e' rappresentata dallo sviluppo delle competenze. Credo infatti sia doveroso finalmente accogliere anche in Italia un modello in cui il lavoratore non costituisca più un mero costo per l'azienda, ma venga considerato una risorsa, da far crescere e sulla quale investire, l'investimento in capitale umano è una delle chiavi di volta su cui costruire il rilancio dell'impresa e del lavoro".

"Vogliamo favorire l'occupazione femminile attraverso l'introduzione di un incentivo in termini di sgravi contributivi per il loro ingresso al lavoro e misure per incentivare la prosecuzione del lavoro femminile al rientro dalla maternità – ha detto Nunzia Catalfo – Per garantire una reale parita' di trattamento anche sul piano retributivo abbiamo in progetto di introdurre incentivi sul salario di produttività che inducano le imprese ad utilizzare indici di produttività del lavoro gender oriented".

Nell'ambito del Recovery Plan, ha aggiunto la ministra, ci saranno misure per garantire una "maggiore adeguatezza dei livelli di reddito attraverso l'ancoraggio della detassazione dei rinnovi contrattuali dei Ccnl all'introduzione di un salario minimo orario modulato dalla contrattazione collettiva". Il governo intende inoltre sostenere la "contrattazione di secondo livello quale strumento per accrescere la produttività a livello aziendale e riconoscere ai lavoratori benefici contrattuali ed economici come premio per i risultati raggiunti".

Secondo la ministra, "una volta favorito il progressivo adeguamento dei parametri fissati dai contratti collettivi ai valori salariali stabiliti con l'introduzione del salario minimo orario, si determinerà, sul piano nazionale, un incremento generalizzato dei livelli retributivi. Ciò comporterà un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, accrescerà la dignità e il valore del lavoro prestato e consentirà di eliminare fenomeni di dumping salariale e di concorrenza sleale tra le imprese".

Infine un ultimo appunto la ministra Nunzia Catalfo lo riseva alla "completa rivisitazione della disciplina degli ammortizzatori sociali": è già al lavoro una commissione composta da cinque esperti da me nominati", ha assicurato la ministra. La riforma mira a "snellire l'impianto normativo e procedurale e a superare la frammentarietà e la disorganicità" di un sistema che dovrà assicurare la "vocazione all'universalismo coinvolgendo nel meccanismo assicurativo le imprese di tutti i settori produttivi e tutti i lavoratori", ha spiegato la Catalfo.

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