(Teleborsa) - Il sindacato dei bancari
Fabi e le altre organizzazioni sindacali hanno siglato la scorsa notte il
Protocollo con il gruppo Intesa Sanpaolo per l'avvio dell'integrazione di UBI Banca.
L’accordo prevede
5.000 uscite volontarie e 2.500 assunzioni. Le uscite saranno scaglionate dal 2021 al 2023, mentre le assunzioni saranno effettuate
entro il 2023.
Le
assunzioni, nel dettaglio, saranno realizzate con
attenzione al supporto alla rete chiesta dal sindacato e alle
zone svantaggiate del Paese, alla
stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato in servizio ed ai
lavoratori collocati nella Sezione emergenziale del Fondo di solidarietà di settore.
Per quanto riguarda le
uscite, che saranno gestite con
pensionamenti e prepensionamenti solo su base volontaria, è prevista una dettagliata tabella di marcia che tiene conto della maturazione dei requisiti pensionistici in relazione al quale andrà presentata la domanda entro precisi termini. L’accordo consente anche l’utilizzo delle norme relative a
"Opzione donna" e "Quota 100".
"
Non ci sono ricadute sociali ne sulle condizioni di lavoro di alcun genere ma abbiamo gettato le
basi per lo sviluppo professionale ed economico del lavoratori di tutto il nuovo gruppo", ha affermato il segretario nazionale Fabi e coordinatore del gruppo Intesa,
Giuseppe Milazzo, aggiungendo "abbiamo prestato la
massima attenzione ai lavoratori Ubi che saranno ceduti a Bper".
"Questo è accordo è il primo importante passo del nuovo gruppo Intesa con un primo importante obiettivo che è l’integrazione dei 20.000 dipendenti Ubi", commenta il coordinatore Fabi del gruppo Ubi,
Paolo Citterio.