(Teleborsa) - La
Commissione europea si appresta a finalizzare una proposta per facilitare lo smaltimento di
crediti deteriorati delle banche che, come più volte invocato dal Presidente della Vigilanza BCE, Andrea Enria, passa anche dalla creazione di una
rete europea di bad bank, veicoli volti a agevolare le operazioni.
E' quanto riporta il
Financial Times che, a proposito, cita la bozza di UN paper che l'esecutivo comunitario sarebbe pronto a presentare a metà dicembre, il cui obiettivo, secondo fonti della Commissione, è e
vitare di ripetere gli errori del passato.In particolare quanto avvenuto con
l'eurocrisi di 10 anni fa, quando un mancato intervento tempestivo sugli Npl impedì alle banche di erogare credito e assecondare la fase di ripresa dell'economia quando questa finalmente arrivò.
"Per
combattere la pandemia - recita infatti il documento citato dal quotidiano - è imperativo imparare le lezioni dall'ultima grave crisi e impedire un nuovo accumulo di NPL nei bilanci delle banche".
Enria, che dirige il braccio della Bce responsabile di vigilare sulle banche, ha più volte richiamato alla necessità di creare una bad bank europea sullo smaltimento degli Npl (Non performing loans, o crediti deteriorati), ma consapevole forse delle problematiche tecniche e politiche che questo potrebbe implicare ha da subito proposto, in alternativa, di creare una rete europea di
bad bank nazionali, che lavorino in maniera coordinata e soprattutto con una
maggior armonizzazione normativa sul settore.Secondo il FT, inoltre, la proposta della Commissione europea punta anche a un p
otenziamento dei mercati dove si possono scambiare i crediti deteriorati. A elaborare il documento è attualmente la commissaria europea ai servizi finanziari
Mariead McGuinness.