Facebook Pixel
Milano 3-mag
33.629,21 -0,32%
Nasdaq 3-mag
17.890,79 +1,99%
Dow Jones 3-mag
38.675,68 +1,18%
Londra 3-mag
8.213,49 +0,51%
Francoforte 3-mag
18.001,6 +0,59%

Seas, Cianciaruso: "Nel 2020 superata la crisi grazie alla nostra forza lavoro"

L'amministratore delegato della società fa il punto sulla situazione del trasporto aereo e per la ripresa punta sulla formazione dei tecnici manutentori

Economia, Trasporti
Seas, Cianciaruso: "Nel 2020 superata la crisi grazie alla nostra forza lavoro"
(Teleborsa) - Tirando le somme di un nero per il trasporto aereo, il bilancio di Alessandro Cianciaruso, amministratore delegato di Seas – società specializzata nella manutenzione di aeromobili e in esclusiva della flotta Ryanair sul territorio italiano – è comunque "positivo". Con gli aerei a terra l'attività di Seas – spiega l'Ad sottolineando l'impegno e la dedizione della propria forza lavoro – non si è, infatti, fermata. Nel frattempo la società ha portato avanti il progetto lanciato due anni fa con l'Aircraft Engineering Academy (AEA) per la formazione di tecnici manuntentori. Un progetto sul quale Seas punterà molto anche nel 2021.

Si chiude un anno dai risvolti impensabili, che ha messo in ginocchio il trasporto aereo, ma in cui l'attività di manutenzione aeronautica, seppure ridotta rispetto ai programmi, ha svolto una funzione determinante per consentire di riprendere il volo. Qual è il bilancio di Seas?


"Indubbiamente quest'anno è stato un anno drammatico per il trasporto aereo che ha registrato cali mai visti prima. Fortunatamente all'interno di questa crisi, nell'ambito del trasporto aereo, il settore della manutenzione è quello che ha risentito meno dal momento che gli aeromobili necessitano di manutenzione anche stando a terra. Nel nostro caso specifico abbiamo lavorato moltissimo anche durante il primo lockdown: abbiamo avuto quasi tutta la flotta a terra e questo ha fatto sì che le operazioni siano continuate ininterrottamente. Per quanto riguarda il bilancio di Seas – al di là del doppio calo di fatturato che registreremo quest'anno – sarà un anno abbastanza livellato dal punto di vista finanziario quindi ci riteniamo fortunati e soddisfatti del grandissimo lavoro che è stato fatto. Nonostante la crisi riusciremo comunque ad avere un anno positivo. A fare la differenza è stata la nostra forza lavoro. Se siamo riusciti a ottenere risultati positivi in un anno così drammatico lo dobbiamo al cento per cento al nostro staff. Abbiamo registrato pochissime assenze, anche durante il primo lockdown i nostri ragazzi sono venuti costantemente, abbiamo lavorato in maniera regolare. Bergamo, la nostra base principale, in quel periodo è stata una delle città colpite, ma tutta la nostra forza lavoro ha continuato a operare in maniera professionale e costante: non si sono tirati indietro. Tutti abbiamo fatto la nostra parte anche dal punto di vista di razionalizzazione interna: abbiamo dovuto rivedere alcuni aspetti economici e sospendere per un periodo le indennità che pagavamo ma nessuno, dall'ultimo assunto ai pilastri storici dell'azienda, ha assolutamente battuto ciglio. Al di là dei numeri che per noi, considerando lo scenario, sono comunque stati buoni, il vero successo è stato, dunque, questa ennesima dimostrazione di professionalità da parte di tutto lo staff".

Allo stato attuale e sulla base del trend di ripresa ipotizzato del traffico aereo, quali sono le prospettive per il 2021 ?


"Le prospettive per il 2021 sono diverse. Sicuramente la differenza la farà l'arrivo del vaccino. Contiamo di vedere i nostri passeggeri volare già dalla prossima Summer, dunque dall'estate 2021. Penso che il prossimo sarà un anno in ripresa ma non vedremo un vero e proprio picco. Si ripartirà, si inizierà di nuovo a volare, ma sarà un anno di conferma. Bisognerà mettere giù delle basi dalle quali poi partire nel 2022. Sarà un anno in cui, visto quello che ci ha insegnato la pandemia, andranno ridisegnate le sinergie, le strategie, e fatte delle collaborazioni. Noi abbiamo iniziato recentemente, durante il post Summer, delle collaborazioni con la nostra Accademia e sicuramente ne seguiranno delle altre. Il 2021 sarà un anno in cui andrà fatto un buon lavoro per poi ripartire veramente bene nel '22".

Mentre il traffico aereo ha subito un calo vertiginoso a causa della pandemia, Seas ha continuato a guardare avanti con la sua Accademia di formazione di tecnici manutentori aeronautici, figure di cui ci sarà sempre più bisogno in futuro. Come procedono i programmi di AEA?


"Crediamo molto nel progetto AEA, lo abbiamo fortemente voluto qualche anno fa. Ci eravamo dati dei target per i primi due anni che prevedevano di far partire almeno due corsi, target che sono stati ampiamente rispettati. Tra l'altro proprio nel periodo della pandemia, lo scorso settembre, è partito l'ultimo corso dell'Accademia ed è stato il corso che ha registrato più presenze: questo è un segnale positivo perché se siamo riusciti ad avere questo alto numero di iscrizioni in un periodo così difficile è proprio la dimostrazione che abbiamo puntato su un progetto valido. Il traffico aereo si è ridimensionato da un punto di vista numerico in questo anno ma sappiamo tutti che ripartirà e i numeri torneranno a essere quelli di prima se non ancora più alti. Uno scenario in cui il tecnico manutentore sarà sicuramente una figura che continuerà a servire. E il progetto AEA sposa esattamente queste necessità. Per il 2022 ci siamo dati un ulteriore target che è quello di far partire un altro corso. La joint venture che abbiamo siglato con Atitech di Napoli, il più grande provider di heavy maintenance in Europa è un ulteriore passo avanti in questa direzione. Abbiamo creato questo polo di formazione manutentiva del Mezzogiorno e contiamo di far partire un nuovo corso anche nel 2021 rafforzando ancora di più questo progetto. Il 2020 vista la staticità del trasporto è stato un anno in cui si è investito molto nella formazione e siamo convinti che la nostra scelta di puntare molto su questo campo sarà vincente anche nel 2021".
Condividi
```