(Teleborsa) - E' tempo di scelte per il
Ministero dell'Istruzione, che deve risolvere due dilemmi: gli
Esami di Stato 2021 ed i
l recupero degli apprendimenti imposto dalla Didattica a distanza prolungata e dall'emergenza sanitaria. Due temi chiave che impongono alla
Ministra Azzolina scelte rapide e certe, posto che quest'anno non vi sarà un'ammissione generalizzata, come accaduto lo scorso anno, quando la pandemia ha trovato la scuola impreparata ad affrontare modalità di insegnamento "alternative" ed "innovative".
Quanto alla
Maturità 2021, si profilano per quest'ano
due alternative: la prima caldeggiata da studenti ed insegnanti prevede un
esame "semplificato" come quello dello scorso anno, senza prove scritte e con solo un
colloquio orale "in presenza", una commissione composta da docenti interni ed un Presidente esterno; l'altra ipotesi che trova il sostegno del Pd prevede
una sola prova scritta e un colloquio orale.
C'è poi il nodo
prove Invalsi, che dovrebbero tenersi in ogni caso, ma non saranno requisito di ammissione all'esame. Saranno invece utili, secondo gli esperti, ai fini del recupero degli apprendimenti e per la lotta alla dispersione scolastica.
L'altro grande tema riguarda appunto il
recupero degli apprendimenti, per il quale si riflette sull'istituzione di
corsi di recupero per i ragazzi penalizzati dalla Dad e sulla possibilità di offrire un
sostegno psicologico agli studenti provati dall'emergenza Covid. Le scelte, secondo Il Sole 24 Ore, dipenderanno dai fondi stanziati nel decreto Ristori da cui si attendono almeno 250 milioni per la scuola (compresa la corsia preferenziale per i tamponi a docenti e studenti).