(Teleborsa) - Sarà il recente
sell-off dei mercati obbligazionari, con l'aumento dei rendimenti dei bond governativi globali, a tenere banco nella riunione del
consiglio direttivo Banca centrale europea di giovedì, e della seguente conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.
Il meeting non dovrebbe portare a modifiche dell'attuale risposta di politica monetaria, nonostante nelle scorse settimane esponenti di primo piano della BCE, come il vicepresidente
Louis de Guindos o il membro del comitato esecutivo
Fabio Panetta, abbiano emesso ripetuti avvertimenti sul fatto che l'aumento dei tassi dei titoli di stato potrebbe minacciare la ripresa economica del Vecchio Continente.
"Non riteniamo che la BCE annunci un ulteriore accomodamento della politica monetaria, anche se è probabile che vengano discusse ulteriori misure per
estendere il PEPP (il
programma di acquisto per l’emergenza pandemica), oltre ad un
taglio dei tassi", ha commentato
Annalisa Piazza, Fixed-Income Research Analyst di MFS Investment Management.
I mercati cercheranno conferme da Lagarde circa l'intenzione della BCE di garantire condizioni di finanziamento favorevoli. Secondo Piazza, nel caso in cui Lagarde non riuscisse a chiarire l’obiettivo circa le condizioni di finanziamento, "
i mercati potrebbero oscillare nuovamente poiché il mantra BCE volto ad evitare un inasprimento delle condizioni di finanziamento
non sarebbe percepito come credibile".
Contemporaneamente, la BCE pubblicherà le sue ultime proiezioni macroeconomiche, "che mostreranno un forte aumento dell'inflazione a brevissimo termine, seguito da un calo tale che la banca centrale
non riuscirà a raggiungere il suo obiettivo d'inflazione nel 2022 e nel 2023", secondo
Paul Diggle, Senior Economist di Aberdeen Standard Investments. "Questo profilo d'inflazione sosterrà la posizione politica accomodante della BCE e potrebbe fornirle la copertura per ulteriori stimoli più avanti - ha aggiunto - Per gli investitori, questo implica che i rendimenti delle obbligazioni della zona euro rimarranno stabili, anche se continueranno a salire negli Stati Uniti".
Secondo
Althea Spinozzi, Fixed Income Strategist di BG SAXO, "la BCE non avrà altra alternativa che aumentare gli acquisti" nell’ambito del PEPP. "Anche se i rendimenti rimangono ai minimi storici, c’è il
rischio che se continuano a salire, le condizioni economiche si irrigidiranno nei Paesi più colpiti dalla pandemia, come l’
Italia e la
Spagna", ha spiegato.
Spinozzi sottolinea che il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica è rimasto
ampiamente inutilizzato: "La BCE può acquistare fino a 1,85 trilioni di euro nell'ambito di questo programma. Tuttavia, finora ha impiegato solo poco più di 800 miliardi di euro e gli acquisti sono diminuiti nell'ultimo trimestre".