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PNRR, Giovannini: cruciale ruolo autorità locali per miglior attuazione

Al Sud destinata quota "come non si è mai vista", dice il Ministro

Economia, Trasporti
PNRR, Giovannini: cruciale ruolo autorità locali per miglior attuazione
(Teleborsa) - Le autorità locali hanno un ruolo cruciale per la messa a terra dei progetti sostenibili e le imprese, i sindacati e la società civile devono cooperare per definire il modo migliore per attuare il PNRR. E' quanto ha sottolineato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, nel corso della presentazione del Rapporto Italia Sostenibile 2021 elaborato da Cerved.

Sul fronte della sostenibilità, ha detto, "le cose stanno cambiando e con una notevole velocità, qualcuno quando ho chiesto di cambiare nome del ministero in Infrastrutture e Mobilità sostenibili mi ha detto questo è un programma per il futuro, no ho risposto, questa è la fotografia della realtà: già oggi le imprese di costruzioni e infrastrutture parlano il linguaggio della sostenibilità in termini di scelte dei materiali, di progettazione e di economia circolare. Il cambiamento sta avvenendo - ha proseguito Giovannini - e non è solo la finanza ma anche l'economia reale a dover cambiare e la politica sta cambiando anch'essa perchè il PNRR, con un investimento senza precedenti, dedica una quota straordinariamente importante a infrastrutture e mobilità sostenibili, ma anche a energia e digitalizzazione".

Quanto al divario tra Nord e Sud "è fortissimo ed è per questo che anche nelle infrastrutture commissariate, ma soprattutto nel PNRR, ci sarà una quota di risorse destinate al Sud come non si è mai vista".

Giovannini ha anche detto che questa settimana incontrerà i 29 commissari per lo sblocco delle 57 opere pubbliche "e conto di dare indicazioni coerenti con le normative per spingere loro a fare progettazione, dibattito pubblico, appalti nella direzione di una sostenibilità massima nella scelta dei materiali, sul fronte dell'occupazione di genere, ma anche sul rispetto dei contratti di lavoro, perchè anche questa è sostenibilità".

Infine, il Ministro ha definito un "grave errore" limitare l'obbligo di rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità alle grandi imprese sopra i 500 addetti, perchè la rendicontazione su base volontaria talvolta non soddisfa la finanza ed è necessario recuperare questo elemento di competitività".
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