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Addio Superlega: club si sfilano, Agnelli si arrende

Progetto non può andare avanti, dice il Presidente della Juventus

Economia, Sport
Addio Superlega: club si sfilano, Agnelli si arrende
(Teleborsa) -

Fischio finale per la Superlega che si ferma ancora prima di partire. A sfaldare il fronte, i sei club inglesi, (United, City, Liverpool, Tottenham, Chelsea e Arsenal) primi a sfilarsi, creando un vero e proprio effetto domino. Così, a tarda notte arriva un breve comunicato che - di fatto - sospende, almeno per il momento, il progetto che ha mandato in tilt per 48 ore il calcio europeo.


"La situazione attuale nel calcio europeo necessita di un cambiamento. Una nuova competizione serve perchè il sistema non funziona, la nostra proposta è pienamente conforme alle leggi. Ma alla luce delle circostanze attuali valuteremo i passi opportuni per rimodellare il progetto". Questa la formula scelta in una nota diffusa intorno alle 2 per non ammettere la totale debacle di un progetto morto ancora prima di decollare.


Prima tra le italiane a fare un passo indietro l'Inter con Milan e Juve che hanno temporeggiato. Poco. Alla domanda se il progetto potrebbe ancora prendere vita dopo il ritiro dei sei club inglesi, interpellato da Reuters, Andrea Agnelli, uno dei fondatori del torneo e presidente della Juventus ha risposto: "Per essere franco e onesto no, evidentemente non è il caso".

Tra l'altro, la decisione dei sei club britannici di ritirarsi dal progetto ha affossato il titolo Juventus in Borsa, che a pochi minuti dall'inizio degli scambi cede il 10,26% a 0,783 euro.

Ieri tra l'altro, dopo le dure prese di posizione di Boris Johnson e Emmanuel Macron, era arrivato anche il commento del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi sull'iniziativa. "Il governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto SuperLega e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport".

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