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Recovery, Bonomi: priorità riforme, pochi mesi per avviarle

Draghi ha accresciuto peso Italia

Economia
Recovery, Bonomi: priorità riforme, pochi mesi per avviarle
(Teleborsa) - "Pur con una necessaria prudenza è ragionevole supporre che il contesto dell'industria sia destinato a migliorare ulteriormente nei prossimi mesi. Ma le prospettive della domanda interna restano appese all'incertezza". Lo ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all'assemblea privata dell'associazione. "Risolvere questa incertezza - ha detto - è il compito maggiore al quale è chiamato il Governo guidato da Mario Draghi, il cui avvento è stato senza alcun dubbio la novità più positiva da diversi anni a questa parte nella vita pubblica italiana".


"Il nostro giudizio si fonda su constatazioni oggettive, non diamo pagelle politiche - ha detto - il nuovo Governo ha impresso una forte discontinuità rispetto al piano vaccinale adottato dal Governo Conte. Draghi ha immediatamente accresciuto il peso dell'Italia nei consessi europei e internazionali".

L'aspetto "più importante" del Recovery Plan è che "afferma che le riforme vengono prima dei pesi usati per allocare le risorse tra le 6 missioni e le diverse componenti del piano", ha detto Bonomi. "Se si fallisce su questo - ha sottolineato - l'intero PNRR inizierà a imbarcare acqua. Ci sono pochi mesi per avviare con decisione le riforme annunciate. A cominciare da quella della P.A. e della giustizia. Pochi mesi in cui mettere in atto ciò che al Pnrr continua invece a mancare: cioè come garantire il dispiegamento degli investimenti privati a fianco di quelli pubblici. Senza questo - ha aggiunto - lo stesso PNRR stima una crescita aggiuntiva del PIL in 6 anni tra il +1,8% e il +3,6%. Sappiamo benissimo che bisogna mirare ad altro per rendere sostenibile un debito pubblico che resterà al 150% del Pil per diversi anni".

Il leader degli Industriali ha anche anticipato che Confindustria ha avviato un "confronto diretto" con il Governo Draghi "volto a definire al meglio alcune delle scelte prioritarie per la ripresa". "Si tratta di quattro questioni essenziali - ha detto - la prima è stabilire una chiara direzione di marcia per le filiere più importanti della nostra industria.
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