(Teleborsa) -
SACE "affianca le aziende italiane anche
in geografie non tradizionali per l’export Made in Italy, proprio per far
cogliere alle nostre imprese tutte le
opportunità di business offerte dal mercato globale". Lo ha affermato
l'Amministratore Delegato di SACE, Pierfrancesco Latini, in occasione del Business Forum Italia – Kazakhstan organizzato e promosso dai Ministeri degli Affari Esteri dell'Italia e del Kazakistan, Confindustria, l’Ambasciata d’Italia in Kazakistan e Agenzia ICE, in collaborazione con Kazakh Invest e Atameken.
"Tra le geografie non tradizionali
penso proprio al Kazakhstan - ha aggiunto - un Paese dalle grandi potenzialità, la cui posizione ed estensione lo rendono un
crocevia fondamentale per gli scamb
i tra Asia ed Europa e, di fatto, una destinazione particolarmente interessante per l’export italiano".
Latini ha ricordato che
l'export dell'Italia l’anno scorso ha subito un "calo importante dovuto all’emergenza sanitaria mondiale, segnando un
-48% rispetto al dato del 2019, ma che
contiamo di recuperare velocemente nei prossimi anni facendo leva sui settori del Made in Italy maggiormente apprezzati nel Paese".
"Vediamo infatti
ottime opportunità – ha proseguito - naturalmente
nell’oil&gas, un settore dove il Made in Italy è presente nel mondo attraverso grandi champion nazionali e la loro filiera di fornitori composta di PMI d’eccellenza, nel
petrolchimico, nel settore
metallurgico e minerario, nella
meccanica strumentale, nel
tessile e abbigliamento. Ma non solo. Le imprese italiane possono trovare grandi
spazi di business anche nel settore della
green economy, accompagnando la transizione energetica del Paese, anche alla luce dell’impegno richiamato dal Ministro Di Maio ed espresso dal Governo kazako a voler raggiungere la neutralità d’emissioni nel 2060, e
nell’agribusiness, dove sono previsti grandi investimenti per lo sviluppo dell’agricoltura e di tutta la meccanica connessa, in cui le aziende italiane garantiscono eccellenza ed esperienza".
"SACE, naturalmente, è pronta a fare la sua parte e a sostenere le imprese italiane che intendono operare nel mercato kazako", ha concluso l'AD.