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Senato approva decreto "Fondone" per interventi previsti da PNRR

Economia
Senato approva decreto "Fondone" per interventi previsti da PNRR
(Teleborsa) - Il Senato ha approvato ieri il cosiddetto decreto "Fondone", per l'istituzione del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il provvedimento, che ha visto la luce con 173 voti a favore, 2 contrari e 18 astenuti, passa ora all'esame della Camera e dovrà essere convertito in legge entro il 6 luglio.

Il decreto stanzia 30,6 miliardi di euro di risorse nazionali, reperite mediante scostamento di bilancio, per finanziare una serie di progetti nell'ambito del PNRR.

Sono 30 gli interventi che saranno finanziati, con risorse così ripartite: 1.750 milioni per i servizi digitali; 1.780 milioni per interventi a favore delle aree terremotate; 9.760 milioni destinati al MIMS per il rinnovo delle flotte, il rafforzamento delle linee regionali, il rinnovo del materiale rotabile, il programma Strade sicure, il monitoraggio dinamico per il controllo remoto di ponti, viadotti e tunnel, lo sviluppo e l'accessibilità marittima dei porti, l'elettrificazione delle banchine e le aree interne; 1.455 milioni per il Ministero della Cultura destinati a a un piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali; 2.300 milioni per il Ministero della Salute per programmi di prevenzione, protezione e per la medicina territoriale; 6.800 milioni al Ministero dello Sviluppo economico per programmi particolarmente innovativi, come il programma Polis, che coinvolgerà Poste italiane e riguarderà 4.800 Comuni in Italia; 1.200 miliardi al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per i contratti di filiera; 500 milioni alle iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale; fondi anche per il Ministero dell'Interno per i piani urbani integrati e 4.500 milioni per la misura del Superbonus.

Istruzione

Complessivamente le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio del Senato ammontano a 700 milioni di euro, tutte a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione. Il primo stanziamento va alla creazione di una Rete di interconnessione nazionale dell'istruzione: si tratta di 35 milioni nel 2022, 45 milioni nel 2023 e 55 milioni nel 2024 per il coordinamento delle piattaforme, dei sistemi e dei dati tra scuole, uffici scolastici regionali e ministero e per il corretto funzionamento della didattica digitale integrata.


Transizione energetica

A partire dal 2022 saranno stanziati 70 milioni in tre anni (20 nel 2022, 25 nel 2023 ed altrettanti nel 2024) per la nascita di un polo energetico rinnovabile nell'Adriatico per riconvertire le piattaforme di idrocarburi al largo di Ravenna in un distretto marino con impianti eolici offshore e solari galleggianti.

Comuni

Per i Comuni con una popolazione tra i 50 mila e i 250mila abitanti e per i capoluoghi di Provincia con meno di 50mila abitanti arrivano 285 milioni in 4 anni per investimenti nell'inclusione sociale e nel risanamento urbano "nel rispetto degli obiettivi di transizione verde e della rigenerazione urbana sostenibile". Per investimenti a favore del miglioramento della qualità dell'aria nella Pianura padana arrivano 115 milioni, ripartiti in tre anni (30 milioni nel 2022, 35 nel 2023 e 50 nel 2024).

Ferrovie e Porti

Dal 2022 al 2024 sono anche stanziati 25 milioni di euro per il potenziamento dei nodi ferroviari nel Sud Italia, per valorizzarne i siti turistici, storici ed archeologici.
Per il rinnovo delle flotte private adibite all'attraversamento dello Stretto di Messina arrivano 35 milioni nel triennio '22-'24 e per interventi contro il sovraffollamento carcerario 20 milioni nei due anni 2023 e 2024.



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