(Teleborsa) -
Giro di vite sulle IPO delle società tecnologiche cinesi a Wall Street. Secondo il
Wall Street Journal, i regolatori cinesi starebbero valutando di proporre
nuove regole, che impedirebbero alle
big tecnologiche che gestiscono grandi quantità di dati "sensibili" degli utenti, di quotarsi sul mercato americano.
Una mossa in contrasto con le ambizioni delle aziende tecnologiche cinesi di quotarsi all'estero, ma che
consente a Pechino di esercitare un maggior controllo sulle società appartenenti a settori chiave per la
sicurezza nazionale, come internet, telecomunicazioni e istruzione.
Il divieto proposto dall'autorità cinese di vigilanza della borsa
non dovrebbe invece coinvolgere altri settori, ad esempio quello farmaceutico, che potrebbe vedersi ancora concedere l'approvazione alla quotazione all'estero. Il divieto si rivolge quindi esclusivamente al settore tecnologico e alle nuove quotazioni (IPO), anche quelle effettuate da entità create ad hoc all'estero tramite il meccanismo della Variable Interest Entity, come avvenuto per colossi come
Alibaba,
Didi Global e
Tencent.