(Teleborsa) - "Malgrado
l'applicazione del regolamento aziendale, ci siamo impegnati per iscritto a continuare a tenere informati i sindacati e le associazioni professionali dell'andamento delle operazioni e della società perché crediamo fermamente che nel prosieguo dell'attività di Ita ci dovrà essere una occasione per
rimettersi al tavolo e cercare di superare le decisioni prese ieri". Lo ha detto il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, a margine dell'audizione alla Commissione trasporti della Camera.
Ita - ha proseguito - "deve partire il
15 ottobre per il semplice motivo che Alitalia dal 15 ottobre non vola più, quindi non ci sono dubbi, alternative, scusanti. Bisogna far di tutto per partire il
15 ottobre".
Sul bando per il marchio
Alitalia: "ci ha sorpresi, il valore è irrealistico", ha detto Altavilla sulla base d'asta di 290 milioni per il marchio. "Se una compagnia in 11 anni ha generato 3,5 miliardi di perdite operative, mi sembra una
valutazione non realistica", ha sottolineato.
Quanto alle
assunzioni partite da oggi ad Ita "sono state fatte in base ai
curriculum, al merito e alle esperienze".
Giornata carica di tensione ieri quando si è consumato lo
strappo tra ITA e Sindacati sul contratto. Da un lato,
l'azienda ha deciso di andare avanti unilateralmente con un regolamento aziendale, avviando la chiamata ad personam per le assunzioni. Dall’altro i sindacati che, senza abbandonare il tavolo, hanno occupato simbolicamente la sede all'Eur fino a poco dopo la mezzanotte. La protesta non si è fermata ed è proseguita nella mattinata di oggi con un presidio a Piazza San Silvestro, nel centro della Capitale.
"Proseguiremo la mobilitazione a oltranza - ha detto
Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil -,
fino a quando non avremo risposte".