(Teleborsa) - Oggi o domani verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che
autorizza la Rai a ridurre la propria partecipazione in
Rai Way fino al limite del 30% del capitale, secondo quanto ha detto il ministro dello Sviluppo economico,
Giancarlo Giorgetti, in audizione presso la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il decreto sulla società delle torri "mira a
mantenere il controllo strategico pubblico sulle infrastrutture". "Rimane ferma, da una parte, l'opportunità di mantenere una rilevante partecipazione pubblica e meccanismi che assicurino - ha spiegato - il soddisfacimento del preminente interesse statale in materia di controllo della rete e, dall'altra, l'esigenza di assicurare equilibrio dal punto di vista del pluralismo e della normativa concorrenziale, con particolare attenzione ai possibili profili di integrazione verticale della filiera tecnologica e produttiva".
"Occorre assicurare il soddisfacimento dell'
interesse pubblico anche con riferimento alla destinazione delle eventuali risorse derivanti" dalla vendita di una quota di Rai Way. "Ferma l'autonomia gestionale della concessionaria del servizio pubblico nella redazione del proprio piano industriale, è necessario che tali risorse siano integralmente destinate alle attività proprie del servizio pubblico radio-televisivo", secondo Giorgetti. In questa prospettiva, "
saranno di fondamentale importanza i contenuti del prossimo contratto di servizio, per il quale nei giorni scorsi è stata avviata l'attività istruttoria e che verrà portato all'attenzione della Commissione nel previsto termine di 6 mesi dalla scadenza dell'attuale contratto che disciplina il servizio pubblico radio-televisivo", ha spiegato.
Il
tema delle nozze "è materia di competenza del ministero dell'Economia" ma "leggendo il decreto, questa, è evidentemente - ha spiegato Giorgetti - un'eventualità perché si parla di operazioni di fusione e, quindi, io penso che
non è una cosa che viene esclusa, ma non è nemmeno la motivazione per cui viene fatto questo decreto". Secondo il ministro, "qualora si andasse in quella direzione bisogna garantire i presidi per una gestione terza e indipendente della rete che è l'obiettivo d'interesse pubblico che deve essere garantito".
Il ministro ha poi aggiunto: "
come si può fare questo nel momento in cui, nel decreto, si stabilisce che il controllo societario deve rimanere in capo alla Rai? E, soprattutto, come si concilia il fatto che il controllo rimane in capo alla Rai se poi gli utilizzatori sono tutti gli altri? La soluzione, in quel caso, e qui parlo come Giancarlo Giorgetti e non come ministro dello Sviluppo economico, è che
o hai un'azionista pubblico che ha il 30% che non è la Rai, oppure, se l'azionista pubblico è la Rai, non può essere". Quindi, "le nozze dipendono da tanti fattori, è un’eventualità che non si può escludere, ma per arrivarci, non può bastare semplicemente quel decreto, che comunque, è un passo in avanti", ha concluso.
Migliora l'andamento di
Rai Way, che si attesta a 5,4, con
un aumento dello 0,75%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 5,417 e successiva a 5,467. Supporto a 5,367.