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Buzzi Unicem, utile 2021 in leggero calo. Pesa aumento dei costi

Finanza
Buzzi Unicem, utile 2021 in leggero calo. Pesa aumento dei costi
(Teleborsa) - Buzzi Unicem, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo sul mercato del cemento, calcestruzzo preconfezionato e aggregati naturali, ha registrato nel 2021 un fatturato consolidato pari a 3.445,6 milioni di euro (da 3.222,4 milioni nel 2022). Nel corso dell'anno non ci sono state variazioni di perimetro, mentre l'effetto cambio è stato sfavorevole per 62,7 milioni; a parità di condizioni il fatturato sarebbe migliorato dell'8,9%. Il margine operativo lordo consolidato si è attestato a 794,6 milioni, in aumento del 1,8% rispetto ai 780,8 milioni dell'anno precedente. Negli ultimi mesi dell'anno, la combinazione favorevole di prezzi e volumi ha permesso di mantenere quasi invariata la redditività caratteristica dell'esercizio, nonostante l'aumento senza precedenti dei costi di produzione (soprattutto energia elettrica e combustibili). L'utile netto di pertinenza degli azionisti è stato di 542 milioni di euro, rispetto ai 560 milioni di un anno fa. Proposto un dividendo di 40 centesimi per azione (25 centesimi per azione nel 2020)

Nell’esercizio appena concluso, il gruppo ha venduto 31,2 milioni di tonnellate di cemento (+6,7% rispetto al 2020) e 12,1 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (+3,4%). La posizione finanziaria netta del gruppo a fine 2021 è risultata positiva e si è attestata a 235,5 milioni, rispetto a un indebitamento netto di 241,6 milioni di fine 2020. Il miglioramento della posizione finanziaria netta è stato realizzato grazie al favorevole andamento del flusso di cassa generato dalla gestione operativa e da un certo rallentamento dei programmi di investimento industriali, causato dalle interruzioni delle catene di approvvigionamento dei materiali e dalle difficoltà nello svolgimento delle commesse.

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, Buzzi Unicem afferma che non è possibile effettuare previsioni puntuali circa gli effetti del conflitto in Ucraina sulla situazione economica e la posizione patrimoniale del gruppo. "In un caso estremo, giudicato poco probabile, la perdita durevole di valore potrebbe arrivare a circa il 10% del patrimonio netto - viene sottolineato - Si tratterebbe di un impatto importante ma non tale da modificare il giudizio sulla solidità patrimoniale del gruppo".

In Ucraina, lo scoppio della guerra, con la conseguente e necessaria sospensione dell'attività produttiva e commerciale, in entrambi gli stabilimenti, porta la società a supporre che i risultati operativi per l'anno in corso "saranno probabilmente di segno negativo". Per la Russia Buzzi Unicem si attende che l'impatto della svalutazione monetaria e quello della probabile recessione economica conducano a una diminuzione molto netta dei risultati operativi, che "indicativamente potrebbero dimezzarsi". La previsione per l'Italia è che un miglioramento rispetto al 2021 sarebbe possibile solo attraverso un raffreddamento dei costi o un aumento sequenziale dei prezzi, che peraltro potrebbe avere un effetto boomerang sulla domanda di cemento e calcestruzzo.

(Foto: © sergwsq / 123RF)
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