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BCE, nel 2021 forte ripresa dell'economia ma crescita disomogenea tra Paesi avanzati ed emergenti

Economia
BCE, nel 2021 forte ripresa dell'economia ma crescita disomogenea tra Paesi avanzati ed emergenti
(Teleborsa) - Nel 2021 l’economia mondiale ha registrato una forte ripresa, dovuta principalmente alla riapertura delle economie in un contesto di aumento dei tassi di vaccinazione contro il COVID-19 e al sostegno, incisivo e tempestivo, delle politiche economiche. Tuttavia la ripresa è stata, in certa misura, disomogenea tra le economie avanzate ed emergenti. È quanto si legge nell'outlook annuale della Banca Centrale Europea.

L’inflazione a livello mondiale è aumentata, principalmente per effetto del brusco aumento dei prezzi dell’energia e la domanda superiore all’offerta in alcuni settori a fronte degli effetti avversi derivanti da fattori legati alla pandemia e da altre strozzature dal lato dell’offerta e dei trasporti. La crescita del PIL in termini reali nell’area dell’euro ha segnato una forte ripresa nel 2021, a seguito della più ampia contrazione mai registrata l’anno precedente. Tale ripresa, che ha determinato un miglioramento dei mercati del lavoro, è stata sostenuta da misure di politica monetaria e di bilancio tempestive e incisive, prosegue la BCE.

Il rapporto ha però rilevato che l’incertezza economica è rimasta elevata nel corso dell’anno e la differenza tra i due settori principali, l’industria e i servizi, è stata notevole. All’inizio dell’anno, la crescita ha risentito delle misure di chiusura (lockdown) e delle restrizioni ai viaggi, che hanno avuto un impatto negativo sull’offerta e sulla domanda di servizi. Successivamente, a seguito della ripresa eccezionalmente vigorosa della domanda mondiale, l’emergere di strozzature dal lato dell’offerta e i maggiori costi dell’energia hanno ridotto la produzione nel settore industriale.

L’inflazione dell’area dell’euro, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC), è salita bruscamente al 2,6 per cento nel 2021, dallo 0,3 del 2020. Si è mantenuta su livelli contenuti nei primi mesi, per poi aumentare nel corso dell’anno e raggiungere un tasso del 5,0 per cento a dicembre. L’accelerazione dei prezzi è riconducibile in larga misura a una brusca e generalizzata impennata dei prezzi dell’energia, a squilibri dal lato della domanda e dell’offerta a seguito della ripresa delle attività economiche e a fattori più tecnici quali il venir meno della riduzione temporanea dell’IVA in Germania. Oltre il 2021 ci si attendeva che l’inflazione si mantenesse elevata nel breve termine per poi diminuire nel corso del 2022. Tuttavia, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha notevolmente aumentato il grado di incertezza circa le prospettive di inflazione.




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