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D'Alema: "Pieno sostegno a Ucraina ma per soluzione pace non umiliare Russia"

Prospettiva di un "frozen conflict" sarebbe disastrosa per l'Europa

Politica
D'Alema: "Pieno sostegno a Ucraina ma per soluzione pace non umiliare Russia"
(Teleborsa) - "Il mondo occidentale è unito nel sostenere l'Ucraina contro l'aggressione della Russia. Non c'è dubbio che c'è un aggredito e c'è un aggressore. Non si capisce fino a che punto il mondo è unito per immaginare una prospettiva per uscire da questa guerra.Se dobbiamo trovare una soluzione non dobbiamo umiliare la Russia".

Così Massimo D'Alema nel corso della tavola rotonda organizzata a Roma da Esri Italia al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, alla quale hanno partecipato l'ex ambasciatore in Arabia Saudita Mario Boffo, l'ex Capo di stato maggiore difesa Mario Arpino e l 'ex Presidente della Regione Lombardia Piero Bassetti . "I due maggiori Paesi europei, Francia e Germania, cercano una soluzione che - nella solidarietà con l'Ucraina - possa portare a una pace vera. La prospettiva della guerra perpetua sarebbe disastrosa per l'Europa così come la prospettiva di un "frozen conflict" ha concluso D'Alema.

Nel corso della prima giornata della conferenza, l'ex Presidente del Consiglio D'Alema ha detto inoltre: "Se io avessi responsabilità di governo. Primo: cessate il fuoco garantito internazionalmente. Secondo: si apra un tavolo di negoziato che non può riguardare solo Russia e Ucraina. Non c'è dubbio che Europa, NATO e Stati Uniti debbano essere parti di un negoziato di questo genere. L'obiettivo deve essere quello di raggiungere un "comprehensive agreement" che comprenda: la recuperata integrità dell'Ucraina; i diritti delle minoranze russe com'erano previste dagli accordi di Minsk; la sicurezza della Russia; la sicurezza dell'Ucraina; un'architettura di sicurezza in Europa. Paradossalmente, per concludere questa guerra, bisogna avere l'ambizione di fare un accordo generale. Se continua questa guerra i pericoli diventeranno via via maggiori e l'avvelenamento del clima generale può diventare insostenibile. Ci vuole una grande pace europea, accettata e condivisa anche dagli americani. Questo, oggi, è il cammino della politica".
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