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Crisi Governo, al voto il 25 settembre. Draghi: "Avanti su Pnrr e emergenze"

Le liste dei candidati entro un mese a partire da oggi e il deposito dei simboli a Ferragosto

Economia, Politica
Crisi Governo, al voto il 25 settembre. Draghi: "Avanti su Pnrr e emergenze"
(Teleborsa) - "Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L'Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell'attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato". Queste le parole che il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Camere sciolte, ha rivolto ai ministri nel suo intervento introduttivo alla riunione del Cdm.

Il Consiglio dei Ministri ha fissato per il 25 settembre la data delle elezioni. Il governo resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti, che però non saranno solo limitati all'ordinaria amministrazione. La situazione, infatti, richiede una per quanto possibile ampia operatività per affrontare le varie emergenze: la guerra in Ucraina, la crisi energetica, l'inflazione. Tra gli atti deliberati dal Consiglio dei Ministri vi è il decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 25 settembre 2022, nonché di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 13 ottobre 2022. Decreti che sono stati siglati da Mattarella e controfirmati dal presidente del Consiglio dei Ministri e dal ministro dell'Interno.

"Voglio ringraziare prima di tutto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi – ha detto il premier in Cdm –. Dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all'inflazione e al costo dell'energia. Dobbiamo portare avanti l'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà".

Tutti i ministri – secondo quanto si apprende – hanno ringraziato il presidente per il lavoro svolto fino ad ora e per la sua autorevolezza.

LE REAZIONI – "Non volevamo far cadere Draghi, ma si è reso indisponibile a un bis. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra – ha commentato Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari –. Noi siamo una forza responsabile, non abbiamo nulla da spartire con i 5Stelle. Abbiamo fatto parte di una maggioranza di unità nazionale, di un governo che io ho voluto che nascesse. Non avevamo motivo per farlo cadere. Forza Italia voleva che il governo andasse avanti ma ciò non poteva accadere con i 5Stelle che avevano determinato la crisi e rotto il patto di fiducia alla base della maggioranza di unità nazionale. Avevamo proposto una risoluzione che prevedeva un nuovo esecutivo senza i grillini. Ma Draghi ha deciso di mettere la fiducia sulla mozione Casini, che non conteneva queste indicazioni. Ecco perché, a quel punto, il gruppo di Forza Italia non ha potuto fare altro che uscire dall'aula. Gelmini e Brunetta – ha affermato Berlusconi commentando gli addii in Forza Italia – riposino in pace. Stiamo parlando di esponenti senza seguito né futuro politico". "Il Centrodestra è unito in vista del voto del 25 settembre, non c'è tempo da perdere – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al Tg1 –. I problemi delle famiglie a casa sono bollette, mutui e le riforme non fatte per i no di Pd e 5 stelle". "Non ci aspettavamo francamente di arrivare al voto il 25 settembre: la dipartita di questo governo è stata rocambolesca ed inaspettata ma noi siamo pronti e nel panorama politico Fdi sarà il partito che meno di tutti dovrà spiegare cosa vuole fare: le nostre priorità, la nostra collocazione e la postura su come affrontare le crisi sono sempre state articolate chiaramente da noi in questi anni. Dobbiamo solo ribadirle. Chi è in difficoltà sono altri che debbono reinventarsi una nuova identità – ha affermato la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni a Tg2 Post –. Chiederò maggiore impegno rispetto a quello che mi è stato garantito in passato sull'indisponibilità a fare alleanze variabili: quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia, – ha aggiunto commentando i rapporti con gli alleati di centrodestra – la prima regola è che si vince e si perde insieme. E quando vinci insieme si governa insieme, quando si perde si sta all'opposizione insieme". Non si arrende, invece, alla fine del governo Draghi Matteo Renzi che chiama a raccolta l'"area Draghi". "Prepariamoci a correre, se qualcuno ci vuole, ci cerca. Noi abbiamo già pronti i 200 candidati sui 200 seggi. Anche il simbolo è pronto" ha detto il leader di Italia Viva, in base a quanto si apprende, questa mattina, nel corso dell'assemblea dei gruppi di Iv che si è svolta alla Camera. Renzi – viene spiegato all'Ansa da fonti qualificate di Iv – chiederà a chi vuole sostenere l'area Draghi di dare un segnale. Sulla stessa linea Luigi Di Maio. "Io credo che l'Italia abbia ancora bisogno di Mario Draghi – ha detto Di Maio a Corriere Tv –. Io non posso stare con coloro che con il sovranismo, il populismo e l'opportunismo hanno buttato giù il governo. Voglio stare con chi crede nella stabilità, nella responsabilità e nelle riforme. Dobbiamo tutti accogliere l'appello del presidente Mattarella che invita a completare il lavoro sul Pnrr, impostare il lavoro della legge di bilancio e continuare a lavorare con la stessa determinazione per la crisi ucraina. Il governo d'ora in poi non sarà nel pieno del suo mandato ma ci sono dei disegni di legge importanti, che se non li approviamo perdiamo la rata di 20 miliardi circa di fine anno per il Pnrr. Il presidente Draghi ieri ha parlato di governo repubblicano, io credo che il partito del governo repubblicano debba essere trasversale e debba mettere d'accordo una serie di soggetti politici, vedremo quali. La differenza sostanziale sarà tra gli irresponsabili e i responsabili. I partiti che hanno fatto cadere il governo hanno sabotato l'agenda riformatrice di Draghi, che non deve cadere nella polvere. Noi siamo pronti a prendere in carico quell'agenda, che non riguardava solo gli obiettivi emergenziali, ma che si focalizzava su obiettivi da risolvere e non chiacchiere, e che stava mettendo in carreggiata l'Italia verso una nuova era". "Nei prossimi giorni il Pd lancerà una proposta al Paese per essere vincenti alle elezioni. Attorno a questo noi vedremo chi ci starà e costruiremo una coalizione che sono convinto sarà vincente. Il voto di ieri ha cambiato completamente il panorama politico" ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta al Tg3. "Tutti i partiti – ha detto Letta intervistato da Bloomberg – devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l'Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino".

IL TIMING DEL VOTO – È partito ufficialmente il timing per le elezioni, che si terranno il 25 settembre. Il 27 luglio è il termine entro il quale il Viminale deve inviare alla Farnesina gli elenchi degli elettori all'estero, che vengono costantemente aggiornati. La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni. Tra il 12 e il 14 agosto i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali. Il 21 e il 22 agosto sono i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto. Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d'Appello. Il 26 agosto è la data d'inizio ufficiale della propaganda elettorale, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l'affissione dei manifesti elettorali. Il 25 settembre è il giorno delle elezioni. Il 15ottobre è la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. Finché non sono riunite le nuove camere sono prorogati i poteri delle precedenti.






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