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Gas, Cingolani: "In II semestre '22 nuove forniture per 7,5 mld. Price cap unica soluzione"

Facendo il punto sulla situazione del gas il ministro della Transizione ecologica ha assicurato che gli stoccaggi dell'Italia basteranno fino a febbraio. Deficit compensabile a marzo

Economia, Energia
Gas, Cingolani: "In II semestre '22 nuove forniture per 7,5 mld. Price cap unica soluzione"
(Teleborsa) - "L'Italia ha riempito al momento i suoi stoccaggi al 71,7%. Siamo in forte recupero e ci mettiamo sulla curva per arrivare al 90% a ottobre che è il target che ci siamo posti. Nell'ipotesi di forniture interrotte a inizio inverno da parte della Russia ci basterebbe stoccaggio fino a febbraio. A marzo ci sarebbe un piccolo deficit compensabile, e poi ad aprile i consumi andrebbero in calo". È quanto ha spiegato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani facendo il punto, in una conferenza stampa, sulla situazione del gas.

"Non prevediamo drastiche misure di contenimento soprattutto a livello industriale" ha assicurato Cingolani sottolineando come l'Italia sia messa meglio di altri paesi. Dal secondo semestre '22 l'Italia – come ha sottolineato il ministro – potrà contare su nuove forniture complessive per 7,5 miliardi circa di gas. "Si tratta – ha affermato Cingolani – di 6 miliardi compresi i 4 mld da Algeria e 1,5 mld dal Tap per il secondo semestre 2022, poi 8,9 mld di mc nel '23 e a regime 14 mld".

In tale scenario – secondo il ministro – il "Price cap è l'unica soluzione etica per dare una mano a livello europeo". "I prezzi – ha spiegato Cingolani – erano saliti alla stelle anche prima della guerra. Chiamalo nervosismo, domanda-offerta, mismatch, ma anche speculazione: si fa fatica a spiegare questo livelli di prezzo per delle minacce di Putin. Non è economia di mercato, ma di guerra e allora il price cap sarebbe utile e, visto che l'Europa è il principale acquirente dei gasdotti, si può permettere di fare il prezzo di mercato. Si può pensare anche ad un price cap transitorio, da decidere magari se da applicare ad alcuni Paesi o a tutti. Anche un price cap con un prezzo alto potrebbe calmierare l'elettricità, quindi con un impatto importante sull'inflazione. Magari potrebbe essere pure indicizzato bimestralmente".

"Sperando che non ci sia un inverno particolarmente freddo, non mi pare lo scenario sia preoccupante. Ce la caveremo ma sono preoccupanti i prezzi. Ecco perché – ha concluso Cingolani – è importante il price cap".





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