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Unicredit, Orcel: miglior primo semestre ultimi 10 anni. Trimestre batte attese

Ridotta ancora esposizione legata alla Russia, totale 2,7 miliardi

Banche, Finanza
Unicredit, Orcel: miglior primo semestre ultimi 10 anni. Trimestre batte attese
(Teleborsa) - Il gruppo Unicredit chiude il secondo trimestre 2022 con un utile netto di 2,01 miliardi ben oltre il consensus degli analisti (996 milioni). Il primo semestre si chiude con un utile di 2,28 miliardi. Escludendo l'impatto della Russia, l'utile netto è stato pari a 1,5 miliardi, con una robusta generazione organica di capitale di 67 punti base che ha portato a un CET1 Ratio del 15,73%. Sempre esclusa la Russia, i ricavi netti si sono attestati a 4,4 miliardi, in rialzo del 12,5% su anno.

"Unicredit ha continuato a ottenere ottimi risultati nel secondo trimestre, conseguendo la migliore performance per il primo semestre degli ultimi 10 anni, spinta da redditività in crescita, solida generazione organica di capitale e riduzione della base costi nonostante l'impatto dell'inflazione". Così il CEO di Unicredt, Andrea Orcel, commenta i risultati della banca di Piazza Gae Aulenti. "Il nostro CET1 ratio si è ulteriormente rafforzato al 15,73%, a riprova dell'ottima qualità dell'attivo, con un costo del rischio di soli 10 punti base, esclusa la Russia. Sulla scia della nostra eccellente performance e di un contesto di tassi d'interesse più favorevole - sottolinea Orcel - abbiamo migliorato la guidance per il 2022, un passo importante nell'attuazione del piano triennale".

A fine giugno 2022, l'esposizione del gruppo Unicredit verso la Russia è stata complessivamente ridotta di circa 2,7 miliardi, attraverso azioni proattive e disciplinate, mentre i Risk Weighted Asset (RWA) della Russia sono stati ridotti di circa 2,7 miliardi. Lo comunica la banca della semestrale, sottolineando di essere impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking verso la Russia.
Rivista al rialzo guidance 2022
Unicredit migliora la guidance 2022 sulla base della solida performance del primo semestre, di un contesto favorevole dei tassi d'interesse e di costo del rischio inferiore: i ricavi sono previsti al di sopra di 16,7 miliardi e l'utile netto a circa 4 miliardi, esclusa la Russia. Le ambizioni finanziarie del piano 2024 di generazione organica di capitale media di 150 punti base annui, ricavi netti incrementali di circa 1,1 miliardi e RoTE del 10% circa sono confermate - spiega la banca - anche nello scenario macroeconomico di rallentamento, con risultati positivi già raggiunti grazie all'azione combinata delle tre leve di ricavi netti, costi ed efficienza del capitale. La banca mantiene il proprio focus sull'attuazione del piano 2022-2024 ed è impegnata a produrre rendimenti attrattivi e sostenibili, con l'obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024.

Convocata assemblea il 14 settembre su buyback
A seguito della presentazione da parte della richiesta alla BCE di autorizzazione della seconda tranche del programma di buy-back 2021 per 1 miliardo di euro, il CdA di Unicredit ha deciso, tra l'altro, di convocare l'assemblea dei soci a Milano, in unica convocazione, per il 14 settembre. L'ordine del giorno prevede nella parte ordinaria l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie finalizzato alla remunerazione degli azionisti - aggiornamento e integrazione della delibera dell'8 aprile-, nella parte straordinaria l'annullamento di azioni proprie senza riduzione del capitale sociale, con conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto.
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