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Inail conferma persistenza contagi Covid su totale malattie lavoro

Il 2022 pesa al momento per un terzo (33,4%) sul totale delle infezioni segnalate da inizio pandemia

Economia, Welfare
Inail conferma persistenza contagi Covid su totale malattie lavoro
(Teleborsa) - Il 2022 è un anno ancora condizionato dal Covid-19, secondo l'ultimo rapporto dell'Inail relativo alle denunce di malattia sul lavoro, ma l'incidenza appare più forte primi mesi, condizionati dalla pandemia e dalle restrizioni.

Con 99.133 contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati nei primi otto mesi - sottolinea l’Inail - il 2022 pesa al momento per un terzo (33,4%) sul totale delle infezioni di origine professionale segnalate dall’inizio della pandemia. Gennaio, in particolare, con 30.159 casi si colloca solo dopo novembre 2020, mentre i mesi successivi, con l’esclusione del dato di agosto, risultano tra i più elevati, anche se tendenzialmente in diminuzione.

I contagi segnalati da inizio pandemia sino alla data dello scorso 31 agosto erano complessivamente 296.806, pari a circa un quinto del totale delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute da gennaio 2020 e all’1,4% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data. Il report conferma anche il trend in netta diminuzione dei casi mortali: i decessi rilevati al 31 agosto sono 886, nove in più rispetto agli 877 di fine giugno.

Quasi 7 infezioni su 10 tra le donne (per l'esattezza il 68,2% del totale), mentre il 41,6% del totale dei contagiati si colloca nella fascia 50-64 anni, con età media 46 anni.

La professione più colpita ovviamente è quella dei tecnici della salute (il 37,7% delle denunce), in prevalenza infermieri (l’82,3%), seguiti da operatori socio-sanitari (il 16%) e medici (il 9,4%). Le altre professioni più colpite sono quelle degli impiegati amministrativi (il 5,8%), degli impiegati addetti al controllo di documenti e allo smistamento e recapito della posta (il 2,3%).

L’analisi territoriale conferma il primato negativo di Nord-Ovest (il 40,2% dei contagi) e Lombardia (il 23,4%), seguito dal Nord-Est con il 21,8% (Veneto 10,7%), dal Centro con il 16,9% (Lazio 8,3%), dal Sud con il 14,8% (Campania 7,4%) e dalle Isole con il 6,3% (Sicilia 4,5%). Le province con il maggior numero di contagi da inizio pandemia sono quelle di Milano (9,6%), Roma (6,6%), Torino (6,5%), Napoli (4,6%), Genova (3,1%).
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