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Amco, nei primi 9 mesi incassi a 978 milioni (+4%). Ricavi a 226 milioni

Si rafforza la squadra grazie a nuove assunzioni: 48 persone in più in 12 mesi, raggiungendo 368 risorse al 30 settembre 2022

Economia
Amco, nei primi 9 mesi incassi a 978 milioni (+4%). Ricavi a 226 milioni
(Teleborsa) - AMCO - Asset Management Company - ha chiuso il periodo relativo ai primi 9 mesi del 2022 con risultati che confermano la buona performance degli incassi conseguita da tutte le Divisioni di business attraverso un modello di gestione flessibile.

Gli incassi dei primi nove mesi dell’anno raggiungono 978 milioni ed evidenziano una crescita del 4% rispetto ai 942 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Migliora il collection rate annualizzato complessivo, che passa dal 3,8% dei primi nove mesi 2021 al 4,1% dei nove mesi 2022, a conferma del rafforzamento della capacità di recupero.

L’EBITDA al netto degli interessi da attività finanziaria si attesta a 85,5 milioni ed è in calo (-10,5% a/a) per effetto di un ricavo straordinario realizzato nel 2021 e una significativa crescita dei costi nel 2022, pur beneficiando del minor costo del debito grazie all’avvenuto rimborso anticipato del debito secured nel giugno 2021.
L’Ebitda risulta pari a 133,1 milioni, -14% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (155,1 milioni). L’EBITDA margin è pari al 58,7%.

I ricavi dei nove mesi 2022 si attestano a 226,6 milioni, -3% a/a. Nei nove mesi del 2021 - spiega una nota - i ricavi hanno beneficiato di una ripresa da incasso significativa su una singola posizione. Al netto di ciò, la variazione a/a dei ricavi sarebbe positiva.
A fine settembre, gli Asset under Management (AuM) pro-forma sono pari a 36,2 miliardi, con un business mix composto per il 64% da sofferenze (NPL) e 36% da inadempienze probabili (UTP). Il dato riflette gli accordi di acquisto di crediti firmati nel terzo trimestre, attesi perfezionarsi entro fine anno con: il Gruppo Intesa Sanpaolo per 1,4 miliardi di crediti leasing e 120 milioni single names, UnipolREC e MPS rispettivamente per 2,6 miliardi e 208 milioni di crediti in sofferenza. Al netto delle operazioni in via di perfezionamento, gli AuM al 30 settembre 2022 ammontano a circa 32 miliardi (59% sofferenze e 41% UTP), in lieve diminuzione rispetto ai 32,5 miliardi di fine 2021 per effetto degli incassi e della naturale evoluzione del portafoglio.
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