(Teleborsa) -
È morto Giuseppe Bono, che aveva
78 anni ed era stato per 20 anni alla guida di
Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale. Da parecchi anni si era conquistato l'appellativo di "
ultimo boiardo di Stato", per i 59 anni trascorsi nelle aziende pubbliche.
Rilanciata da Dagospia, la notizia è stata confermata dal
ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha scritto su Twitter: "È mancato Giuseppe Bono, Peppino. Un amico fraterno,
grande uomo, straordinario capitano d'industria. Ha dedicato tutta la sua vita a costruire ricchezza per l'Italia. Lo conobbi appena arrivato a Fincantieri, che era in grave difficoltà. Ora ha i migliori prodotti al mondo. RIP”
Bono, con una laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Messina, ha
iniziato la carriera nel gruppo Fiat-Finmeccanica, prima in Omeca e poi in EFIM, dove ha ricoperto incarichi di sempre maggior responsabilità.
In
Finmeccanica dal
1993, dopo aver ricoperto la carica di Direttore Centrale Pianificazione e Controllo Amministrazione e Finanza, nel dicembre 1997 è nominato Direttore Generale e responsabile ad interim di Alenia Difesa e Ansaldo. La nomina ad Amministratore Delegato e Direttore Generale è dell’ottobre del 2000. Bono manterrà questa carica fino all’aprile del
2002, quando viene nominato Amministratore Delegato di
Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo.
Aveva
lasciato Fincantieri nella primavera del 2022, quando ha preso il suo posto Pierroberto Folgiero, fino a quel momento alla guida di
Maire Tecnimont. Il cambio era stato voluto da CDP (che controlla Fincantieri) e dunque anche dal ministero dell'Economia (che controlla CDP).