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Piazza Affari, i best picks di Equita per il 2023

Finanza
Piazza Affari, i best picks di Equita per il 2023
(Teleborsa) - Dopo un mese di dicembre che ha visto mercati azionari in calo, principalmente a causa della risalita dei tassi d'interesse da metà mese in avanti dopo le riunioni delle banche centrali, e un inizio di 2023 positivo, grazie soprattutto alla marcia indietro della Cina sulla politica Zero-Covid, la posizione di Equita sui mercati azionari non cambia. L'investment bank indipendente, quotata su Euronext STAR Milan, conferma una view neutrale sui mercati azionari, privilegiando l'esposizione verso titoli di qualità e mid-small caps.

L'approccio

"Se da un lato la minor pressione attesa sui tassi d'interesse è consistente con una stabilità dei multipli di mercato dopo il forte de-rating registrato da inizio 2022, dall'altro lato pensiamo che i fondamentali siano ancora di poco supporto, con bassa visibilità sulla profondità e durata del rallentamento economico in atto", si legge nell'outlook per il 2023.

In termini di posizionamento, Equita continua a preferire i titoli di qualità rispetto ai ciclici, in quanto offrono una combinazione di solidità dei modelli di business, maggior resilienza delle stime in un contesto economico ancora incerto e valutazioni attraenti dopo il de-rating superiore al 25% registrato negli ultimi 12 mesi.

I Best Pick

I Best Pick 2023 di Equita sono Campari, DiaSorin, Banca Mediolanum, A2A e Stellantis (Moncler, FinecoBank e Iveco escono dalla lista). Tra le mid-caps, invece, i titoli che fanno parte della selezione Best Picks 2023 sono Danieli Risparmio, BFF, Brembo, Reply e Mondadori (a uscire sono Technogym ed ENAV).

L'analisi settoriale

A livello settoriale, l'investment bank mantiene un posizionamento neutrale sui finanziari, con una preferenza verso società con business model meno esposti al costo del rischio, ampia dotazione di capitale e di depositi (con beta basso), e spazio di re-pricing degli attivi (Banca Mediolanum, FinecoBank). Tra le banche tradizionali le preferite sono Unicredit, Banco BPM e Credem.

Nel settore Utilities registra un sovrappeso (A2A, ERG, ENEL, Terna). Nel settore Energy, l'unica esposizione è ENI, mentre nel settore industriale mantiene un approccio selettivo privilegiando titoli che abbiano dato prova di avere "pricing power" anche in contesti di mercato recessivi o che abbaiano catalyst specifici (Interpump, Stellantis, Pirelli, Iveco).

Equita è neutrale sulla tecnologia (dove i titoli preferiti restano Reply, Digital Value, WIIT), e sovrappeso settore Healthcare (DiaSorin, Recordati)
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