(Teleborsa) -
Piazza Affari scende con decisione, mentre le principali Borse europee restano ancorate ai valori della vigilia. I riflettori sono accesi sulla città di Ginevra dove si discute un possibile
accordo UE-USA-Ucraina, per la fine degli scontri. Sullo sfondo restano i timori di una possibile bolla sul comparto tech, soprattutto quelle legate all’AI, mentre gli investitori restano in dubbio sulle decisioni che a dicembre la Federal Reserve adotterà in materia di tassi di interesse. Attesa per le parole di Christine Lagarde a Bratislava.
Sul principale paniere italiano pesa lo
stacco cedole (per l'1,13%) di numerosi big del listino. Tra i titoli interessati figurano gran parte delle banche, oltre a Poste Italiane ed Eni. L'effetto dividendo incide sull'andamento generale del mercato, con un calo tecnico dei prezzi che ha reso la giornata debole nonostante un contesto internazionale relativamente stabile. Tra le società che oggi distribuiscono il dividendo:
Intesa,
Unicredit,
Mediobanca,
BPM,
BPER,
Mediolanum,
Poste,
Eni,
Terna,
Inwit,
Recordati,
Tenaris,
Banca Ifis e
Mondadori.
Sul fronte macroeconomico, è sceso l'indice tedesco IFO sul clima di fiducia nelle imprese tedesche, a novembre.
Lieve aumento per l'
euro / dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,23%. Le azioni perdono il 2,28% a 45 euro. L'
Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 4.068,5 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,28%.
In salita lo
spread, che arriva a quota +83 punti base, con un incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,45%.
Tra i mercati del Vecchio Continente resistente
Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,31%, trascurata
Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e si muove sotto la parità
Parigi, evidenziando un decremento dello 0,28%. Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,14%; sulla stessa linea, perde terreno il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 44.758 punti, ritracciando dell'1,06%.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, buona performance per
Stellantis, che cresce del 2,37%.
Sostenuta
Campari, con un discreto guadagno del 2,32%.
Buoni spunti su
Telecom Italia, che mostra un ampio vantaggio del 2,26%.
Ben impostata
Saipem, che mostra un incremento dell'1,99%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Intesa Sanpaolo, che ottiene -3,68%.
Sotto pressione
Banco BPM, che accusa un calo del 3,40%.
Scivola
Unicredit, con un netto svantaggio del 2,58%.
In rosso
Poste Italiane, che evidenzia un deciso ribasso del 2,25%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Intercos (+5,44%),
Ariston Holding (+5,19%),
Webuild (+4,10%) e
El.En (+3,48%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Avio, che continua la seduta con -4,20%.
Spicca la prestazione negativa di
Banca Ifis, che scende del 4,09%.
Mondadori scende dell'1,69%.