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Carburanti, Urso apre a modifiche decreto ma sciopero confermato

Mobilitazione ridotta a 48 ore

Economia
Carburanti, Urso apre a modifiche decreto ma sciopero confermato
(Teleborsa) - "Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha proseguito oggi il confronto già avviato del tavolo con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei distributori di carburante". E' quanto si legge nella nota diffusa dal MIMIT che spiega che il Ministro, nel confermare che sarà mantenuto nel decreto l’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, venendo incontro alle diverse richieste delle categorie, ha presentato una serie di modifiche per raggiungere l’obiettivo della trasparenza per i consumatori senza tuttavia gravare sui costi per le categorie che offrono un servizio importante per il Paese e verso il quale vi è unanime riconoscimento per il ruolo svolto anche nei momenti più difficili, come ad esempio durante la pandemia.


Il Governo, inoltre, nel pieno rispetto del ruolo che il Parlamento assolve, ha deciso di posporre l’emanazione del decreto ministeriale che definirà le modalità di comunicazione e di esposizione dei prezzi, entro 10 giorni dalla conversione del decreto legge.

Tra le modifiche apportate viene stabilito che l’obbligo di comunicazione sarà settimanale (e non più giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi). L’eventuale chiusura potrà essere decisa da 1 a 30 giorni (prima la previsione era da 7 a 90 giorni). Le sanzioni per omessa comunicazione saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800 a seconda del fatturato dell’impianto (prima raggiungevano i 6000 euro).

Inoltre, sempre per favorire la massima trasparenza, è prevista l’istituzione di una APP del Ministero gratuita che consentirà di conoscere il prezzo medio regionale e, con la geolocalizzazione, anche il prezzo praticato da ciascun distributore nel perimetro desiderato.

Con queste modifiche si afferma il principio della massima trasparenza, si mettono i consumatori in condizione di conoscere il prezzo medio e anche quello praticato da ciascun distributore. Si facilità così l’attività dei gestori semplificando le procedure di comunicazione e rendendo più commisurate le eventuali sanzioni.

Il ministro Urso - conclude la nota - ha infine confermato che il tavolo tecnico insediato da qualche giorno continuerà ad operare fino al completo riordino del settore che necessita di diversi interventi anche in vista della transizione green per la quale è chiamato a svolgere un ruolo significativo.


Al momento, comunque, sciopero confermato. I sindacati Faib, Fegica e Figisc pur dando atto al ministro Urso di voler trovare una soluzione, protestano contro il mantenimento dell'obbligo di cartellonistica contenuto del decreto trasparenza. "Il decreto è già incardinato", ha detto Roberto Di Vincenzo della Fegica in una conferenza stampa dopo l'incontro. "Siamo l'unica categoria a dover comunicare i prezzi". I sindacati però vengono incontro alle richieste della commissione di Garanzia sugli sciopero e riduce a 48 ore lo sciopero. La chiusura inizierà alle 19 del del 24 e terminerà alle 19 del 26. Una posizione su cui concordano Fegica, Faib e Figisc. Questa l'indicazione emersa dalla conferenza stampa di oggi al termine dell'incontro con il governo dopo il quale hanno confermato lo sciopero
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