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Canone Rai in bolletta: cosa cambia con il PNRR

Allo studio soluzione alternativa entro un anno

Economia
Canone Rai in bolletta: cosa cambia con il PNRR
(Teleborsa) - Sette milioni di paganti in più e un tasso di evasione per il canone ordinario sceso dal 27% a una percentuale inferiore al 5 per cento. Questo – secondo i dati 2021 – l'impatto dell'introduzione del canone Rai nella bolletta elettrica. A partire dal luglio 2016 i 90 euro del canone di abbonamento alla televisione per uso privato figurano nella bolletta elettrica suddivisi in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre. Ma adesso qualcosa potrebbe cambiare.



Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede, infatti, che il Governo aumenti la trasparenza nella bolletta elettrica ed elimini, come imposto dalla Ue, la richiesta in capo ai fornitori di riscuotere tasse non collegate al settore dell'energia.

"Quest'anno – ha affermato il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti – io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l'anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento".

"Ovviamente con le polemiche sulla Rai è ripartito anche il dibattito sul canone Rai. Il ministro Giorgetti ha dichiarato che dal prossimo anno non si pagherà più il canone in bolletta. Come sapete il canone in bolletta – ha commentato Matteo Renzi nella sua enews – fu una mia scelta. Allora il canone costava 113 euro. Averlo fatto pagare a tutti ha portato a un abbassamento del costo da 113 a 90. Se si paga tutti, si paga meno. Gli onesti risparmiano, i furbetti pagano. Perché sulle tasse questa è la regola aurea: pagare meno, pagare tutti. Ora si può dire che il canone Rai è una tassa esosa, come sostengono alcuni politici. Ma allora si deve avere la forza di abolirlo. Finché il canone Rai è un obbligo di legge, dobbiamo pagarlo tutti. Se non lo paghiamo tutti, torniamo al pre 2015 quando i furbi non pagavano e gli onesti pagavano di più".

"Ci sarà da fare una riflessione sul canone, su quello che costa la Rai, su certi superstipendi e sugli agenti esterni – ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a Telelombardia –. Bisogna togliere il canone Rai dalla bolletta e lavorare per ridurlo, abbassarlo o, come in altri Paesi europei, per eliminarlo. Va ripensato profondamente il ruolo del servizio pubblico anche guardando a come funziona in altri Paesi europei".

Dai documenti di presentazione del budget 2023 approvato a fine gennaio dal Cda Rai emerge che il 69% delle risorse della Tv pubblica nell'anno in corso arriverà dal canone. Dati che – come rileva il Sole 24 ore – si inseriscono nell'ambito di una posizione finanziaria di gruppo in peggioramento a -650 milioni (-541 milioni solo dalla Rai, senza considerare la controllata Rai Way).

Le entrate da canone nel 2021 – riporta il quotidiano di Confindustria – sono state di circa 1,82 miliardi di euro, contro gli 1,72 del'’anno precedente, con introiti da canone per utenze private da 1,71 miliardi contro gli 1,64 miliardi dell'anno prima. Con il passaggio del canone in bolletta il numero dei paganti è aumentato da 15 milioni a 21-22 milioni.



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