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Bollette, Besseghini (Arera): prossimo trimestre calo prezzi elettricità oltre il 20%

Economia
Bollette, Besseghini (Arera): prossimo trimestre calo prezzi elettricità oltre il 20%
(Teleborsa) - Il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini, ha dichiarato che per i prezzi dell'elettricità "ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre: sarà realisticamente significativa, oltre il -20%". A margine dell'evento di Althesys sulle multiultility italiane in corso a Milano, parlando del prezzo dell'elettricità che sarà aggiornato a fine marzo per il secondo trimestre del 2023, ha affermato che "l'andamento dei prezzi lo vediamo: c'è una oggettiva diminuzione molto forte che è iniziata nell'ultima decade di dicembre, si è mantenuta intensa a gennaio e ora sta comunque scendendo". Besseghini ha ricordato di aver "già intercettato in parte con il forward questa diminuzione a dicembre del -19,4% sull'elettrico".

I prezzi energetici "stanno scendendo ed è giusto modulare gli effetti degli aiuti" del governo, ha aggiunto. "Credo che si stiano facendo delle valutazioni tra le varie opzioni possibili. Va anche detto che la situazione economica generale è diversa da gennaio 2021, quando è iniziata l'escalation dei prezzi: l'inflazione ha morso molto di più e gli stessi operatori sono stati esposti molto di più. Ci sono da bilanciare diversi effetti", ha sottolineato.

Per quel che riguarda il prezzo del gas per marzo che sarà fissato a inizio aprile, "sarà ancora probabilmente in leggera discesa, ma avendo fatto un grande salto tra gennaio e febbraio è difficile che ne faccia un altro". "Oggi siamo intorno i 40 euro al megawattora, non dico che siamo ai valori storici ma siamo molto più vicini di prima", ha aggiunto

"Qualsiasi riduzione delle bollette è una buona notizia per i consumatori, ma il Governo deve dare un segnale sul fronte dell’azzeramento degli oneri di sistema, misura che scadrà il prossimo 31 marzo e che, in assenza di una proroga, potrebbe portare già da aprile ad un repentino aumento delle tariffe, considerato che gli oneri di sistema, a pieno regime, pesano per circa il 22% sulle bollette elettriche degli italiani". Ha affermato il Codacons in una nota.

“Bene, ottima notizia. Una riduzione del 20% significherebbe che la bolletta annua, per una famiglia tipo in tutela che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 kW, scenderebbe da 1434 a 1147 euro, con un calo pari a 287 euro sui base annua", ha affermato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori. "In ogni caso l'emergenza sarebbe ben lungi dall'essere finita. Il prezzo della luce infatti sarebbe più del doppio rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando la fattura sarebbe stata pari solo a 541 euro, ben 606 euro in meno", ha aggiunto Vignola.

"Per questo il Governo deve rinnovare tutti gli sconti in scadenza al 31 marzo, dall'azzeramento degli oneri di sistema all'Iva sul gas al 5%. Sarebbe un autogol per il Paese non farlo, una Caporetto per gli italiani. Urge anche rinviare la fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, è prevista tra meno di 1 mese, il 1° aprile 2023, solo perché incomprensibilmente sono considerati microimprese", conclude Vignola.

Anche il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, ha sottolineato che si tratta di "un risparmio tuttavia solo ipotetico, perché il prossimo 31 marzo scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema e le altre agevolazioni previste dal Governo sulle bollette. In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne”. “Per questo chiediamo al Governo di prorogare il taglio di Iva e oneri di sistemi fino a che le tariffe di luce e gas non saranno tornate ai valori del 2020”, ha concluso Truzzi.
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