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Riforma fisco, Leo: aperti a confronto ma non sconvolgere impianto

da tagli salvaguarderemo sanità, previdenza e istruzione

Economia
Riforma fisco, Leo: aperti a confronto ma non sconvolgere impianto
(Teleborsa) - "La nostra porta è sempre aperta: quando le parti sociali, sindacati, Confindustria, associazioni di categoria ci vogliono dare suggerimenti per implementare questa delega valuteremo tutto". Lo ha detto il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, parlando della delega fiscale dal palco della Bocconi in occasione della presentazione de nuovo Affari&Finanza di Repubblica, precisando che "quello che mi preme dire è che deve rimanere su questo impianto perché è sicuramente un passo avanti c he facciamo fare al nostro sistema tributario per rimanere il linea con gli standard dei principali Paesi europei". "Tutto quello che si può fare si farà - ha ribadito - ma non possiamo sconvolgere questa impostazione che è per noi fondamentale per rilanciare il nostro sistema fiscale".



"Abbiamo tax expenditure che sono circa 600. Se ci soffermiamo sulle detrazioni di imposta si può fare un'opera intelligente di potatura" e anche "sui crediti di imposta abbiamo 70 pagine di istruzioni alla dichiarazione sui crediti di imposta e anche là una potatura intelligente si può fare, salvaguardando chi ha fasce di reddito basse. Ma gli interessi passivi, le spese mediche e di istruzione e la previdenza complementare queste vanno salvaguardate". L'ultimo passaggio di questa riforma sarà la flat tax che assicurerà il rispetto del principio di capacità contributiva previsto dall'articolo 53 della Costituzione - ha ricordato Leo - perché lavorerà con un meccanismo di detrazione di una tax area, per cui tutta la polemica sulla violazione della progressività non ha ragione di essere". "Un meccanismo a tre aliquote si può trovare - ha proseguito - e questo favorisce il lavoro dipendente".

Leo ha anche sottolineato come nel 2022 si sia fatta una lotta all'evasione "che ha portato un gettito aggiuntivo di 20 miliardi ma il tax gap è elevatissimo è tra i 75 e i 100 miliardi". Poco prima aveva precisato che "fisco amico significa non fare sconti perché oggi l'amministrazione non si può permettere di fare sconti visto che incorrerebbe in responsabilità per danno erariale, ma significa prendere atto della situazione attuale e vedere come grazie agli strumenti tecnologici possiamo fotografare bene la situazione e metterla al servizio della lotta all'evasione"

Ribadita, infine, l'attenzione da parte del Governo ai conti pubblici: "siamo attentissimi, non dobbiamo lavorare sulla delega fiscale e pensare di fare disavanzo, deficit dobbiamo trovare compensazioni all'interno del sistema". "Quando si preparano provvedimenti legislativi bisogna trovare le risorse che in corso d'anno vengono a maturare" ha concluso.
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