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Banca d'Italia, Visco: future decisioni BCE guidate dalla cautela

Economia
Banca d'Italia, Visco: future decisioni BCE guidate dalla cautela
(Teleborsa) - Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha dichiarato che, data l'accresciuta volatilità dei mercati finanziari dopo le crisi innescate dalla Silicon Valley Bank e dal Credit Suisse, "le future decisioni di politica monetaria della BCE dovranno essere guidate da un approccio basato sulla cautela, anche nella prospettiva della stabilità finanziaria". "Questo non significa che la politica monetaria sarà sottoposta alla dominanza di bilancio, piuttosto il contrario", ha aggiunto nel suo intervento per la 95esima International Atlantic Economic Conference.



Secondo Visco un approccio improntato alla cautela "riflette semplicemente il fatto che la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria sono strettamente interconnesse, come indica chiaramente anche il recente calo delle aspettative di mercato". E questo spiega anche perché sulle banche servano "regole e vigilanza efficaci: sono salvaguardie dalle crisi". Il governatore della Banca d'Italia ha ripetuto che dopo i rialzi già operati ai tassi ora il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha rafforzato la dipendenza dai dati sulle future decisioni. E che bisognerà trovare "il giusto equilibrio" tra due rischi opposti: "quello di fermarsi troppo presto" sui tassi di interesse, che rischierebbe di rendere l'inflazione persistentemente alta e, così, di influenzare i processi di fissazione dei salari, e invece il rischio opposto, di "inasprire eccessivamente le condizioni monetarie", che avrebbe ripercussioni rilevanti per attività economica, stabilità finanziaria e, in definitiva, per gli sviluppi di medio termine dei prezzi.

Visco ha poi fatto appello al "senso di responsabilità" delle parti sociali sulle contrattazioni salariali, ma al tempo stesso ha avvertito che la BCE ha acceso un faro sulle strategie delle imprese sui prezzi, per verificare se rifletteranno effettivamente i recenti cali dei costi dell'energia, dopo che nel 2022 hanno scaricato sui consumatori i precedenti rincari. "Nell'area euro imprese e lavoratori di tutti i paesi devono continuare a mostrare senso di responsabilità. Le trattative salariali non devono tornare ai tempi in cui si limitavano a guardare indietro. Il recupero di potere di acquisto deve invece basarsi sul raggiungimento di una crescita di produttività sostenuta", ha affermato Visco.

"Al tempo stesso le strategie sui prezzi delle imprese avranno un ruolo centrale. In particolare seguiremo attentamente se, dopo aver trasferito i rincari dell'energia osservati nel 2022 ora lavoreranno all'inverso, riflettendo i più recenti declini. è un punto chiave – ha aggiunto – per riuscire a ottenere una riduzione persistente dell'inflazione di fondo".
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