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Mediobanca, Nagel: vogliamo diventare un Wealth Manager di primo piano

Banche, Finanza
Mediobanca, Nagel: vogliamo diventare un Wealth Manager di primo piano
(Teleborsa) - "Nell'ultimo decennio Mediobanca ha sempre realizzato la propria strategia e target, crescendo e rimodellandosi nel tempo, rafforzando la base ricavi e con rendimenti superiori a quelli del settore. Oggi la nostra missione è di creare wealth manager di primo piano e dominante attraverso un modello olistico a partire dai suoi tratti distintivi: franchise investment banking, brand e persone". Lo ha detto il CEO Alberto Nagel in occasione del Capital Market Day, in cui è stato presentato il nuovo Piano 2023-26.

Nagel ha spiegato che Mediobanca continuerà a puntare su "una crescita sostenibile e superiore al sistema, innovazione e remunerazione degli stakeholder, rimanendo fedele al modello di Scuola di Responsible Banking radicato nella cultura della banca fin dalla sua fondazione".

Il CEO ha spiegato agli analisti la significativa trasformazione che la banca ha attuato negli ultimi 10 anni.

Il piano 2013-16 ha consentito a Mediobanca di passare da holding a gruppo bancario, con: riduzione dell'esposizione azionaria; rilancio della crescita, assicurando solidità patrimoniale dopo Basilea 3; investimento in attività che generano commissioni e che limitano l'assorbimento di capitale.

Il piano 2016-2019 ha consentito a Mediobanca di diventare un player di valore a lungo termine, con: priorità allo sviluppo del WM; piena valorizzazione dei punti di forza e delle opportunità in CIB e CF; ottimizzazione dell'allocazione e distribuzione del capitale.

Il piano 2019-2023 ha portato Mediobanca ad essere un player di crescita distintiva, con: piena valorizzazione di un modello di business distintivo; onvestimento in talento, innovazione e distribuzione; remunerazione al top del settore a beneficio degli stakeholder; per la prima volta inclusi obiettivi ESG.

Nagel ha detto che "nell'ultimo decennio abbiamo raddoppiato i ricavi a 3,2 miliardi di euro, sempre raggiungendo gli obiettivi fissati", sottolineando che "la generazione di capitale ha consentito la solida evoluzione dell'indice di capitale, superando gli obiettivi preposti" e c'è stato un "aumento della remunerazione degli azionisti al 60% di pay-out".
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