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MES, spinta di Gentiloni alla ratifica:"non è Spectre"

"ma spetta al parlamento e al governo italiano decidere, non alla Commissione"

Economia
MES, spinta di Gentiloni alla ratifica:"non è Spectre"
(Teleborsa) - "In Italia il MES, non so perché, è vissuto come se fosse la Spectre e non lo è, è un organismo intergovernativo che è servito ad affrontare la crisi del debito sovrano di alcuni paesi". Lo ha detto il commissario Ue all'economia, Paolo Gentiloni, nel corso di un dibattito al Festival dell'Economia di Trento. Nessuno pensa che l'Italia lo possa o tantomeno che lo debba utilizzare", ha proseguito. "Il mio suggerimento è, rispettando l'impegno preso un paio di anni fa, di andare verso questa ratifica, chiarendo che non c'è nessuna disponibilità, interesse, ipotesi italiana a ricorrere a questo meccanismo per ragioni legate al debito sovrano. Dobbiamo essere sicuri delle condizioni in cui è il nostro paese che non sono per nulla allarmanti dal punto di vista del debito, - ha concluso Gentiloni - però farsi del male dal punto di vista della reputazione su una vicenda circoscritta a mio parere è un errore, ma spetta al parlamento e al governo italiano decidere, non alla Commissione".





"Il problema è duplice - ha spiegato Gentiloni -, il primo è un problema di reputazione di uno Stato. Questa ratifica è successiva a un accordo unanime di 27 paesi e gli impegni internazionali andrebbero mantenuti". "Secondo, questa ratifica - ha proseguito - riguarda un emendamento allo statuto del meccanismo che lo rende più utile in caso di crisi più circoscritte, come un secondo livello di difesa in caso di crisi bancaria. Le crisi bancarie non sono all'orizzonte, ma non si vede perché dovremmo noi essere preoccupati da questa evoluzione. Anzi, se l'Italia ratificasse avrebbe a mio parere più titolo e più voce nel capitolo che si aprirà per dare a questo organismo una funzione più positiva. Cerchiamo, se il governo e il parlamento deciderà di ratificare, di contribuire come italiani alla discussione su come si può utilizzare meglio".

Sul PNRR: Il problema "non è quello di denunciare ritardi, ma lavorare per evitare che si producano ritardi", ha detto Gentiloni. "Sotto il profilo strettamente legato alla tabella di marcia formale, il governo italiano ha fatto la richiesta per la terza erogazione, dobbiamo essere consapevoli che nei prossimi mesi, nel 2023 e 2024, la parte fondamentale di questo programma dovrebbe svilupparsi e per noi è una sfida molto, molto consistente"
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