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Manovra, Aeroporti 2030: aumento tassa imbarco danneggia competitività comparto

Economia, Trasporti
Manovra, Aeroporti 2030: aumento tassa imbarco danneggia competitività comparto
(Teleborsa) - Aeroporti 2030, l’associazione che rappresenta gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, di Venezia, Verona, Treviso e Brescia, esprime "forte preoccupazione per la norma, inserita nella legge di bilancio per il 2024, che introduce la facoltà per i comuni di aumentare fino a 3 euro la tassa d’imbarco per i passeggeri in partenza".



“N
el momento in cui occorre dare nuovo impulso alla ripresa del traffico aereo nazionale e alla connettività internazionale del Paese - ha dichiarato il Presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto - l’eventuale incremento dell’addizionale comunale avrebbe un impatto fortemente negativo sulla competitività degli scali aeroportuali nazionali, considerato che una forma analoga di imposta non esiste negli altri Stati europei".

"Pertanto, una misura del genere oltre a ripercuotersi sul prezzo finale del biglietto e, quindi, sui costi sostenuti dai passeggeri, peserebbe come un macigno sull’attrattività del trasporto aereo italiano, disincentivando l’afflusso del turismo, leva fondamentale per lo sviluppo socio-economico dell'intero Paese. Per queste ragioni - conclude Celotto - auspichiamo lo stralcio di questa norma dalla legge di bilancio per evitare un possibile grave pregiudizio al sistema aeroportuale nazionale e, più in generale, al sistema Paese”.
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