(Teleborsa) - Il governo esulta dopo l'ok della Commissione europea alle modifiche al
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni, già nell'incontro con le associazioni datoriali aveva sottolineato che la decisione metterà a disposizione "della crescita economica" italiana "altri
21 miliardi di euro", in pratica "una seconda manovra economica". Meloni aveva poi spiegato che molte delle misure indirizzate alla crescita, alle infrastrutture e al sostegno del tessuto produttivo "sono state contemplate negli interventi riformulati del PNRR" e non nella Legge di Bilancio che è "per forza di cose seria, responsabile". Si tratta di risorse "frutto della rimodulazione del piano in una ottica di efficientamento".
Più cauto il ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, che durante l'assemblea di Confindustria Como, Lecco e Sondrio alla domanda "quanto ossigeno arriverà" dalla revisione del
PNRR e dal
RepowerEU, aveva stimato "circa una dozzina di miliardi in più, iniettati nei prossimi anni per aiutare il sistema imprese". Il rallentamento dell'economia peraltro non porterà a una revisione delle
stime di crescita né inciderà sulle misure del Governo come quella sul taglio del
cuneo fiscale, aveva assicurato Giorgetti. "No, le misure sono state predisposte in un quadro di prudenza e quindi il tentativo fatto è stato quello di mettere nel portafoglio delle famiglie, in particolare quelle con basso reddito un recupero del potere d'acquisto falcidiato dall'inflazione. Questo nelle nostre stime dovrebbe permettere anche un recupero della domanda".
Il piano dell'Italia ha ora un valore di
194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni) e copre
66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e
150 investimenti, ha fatto sapere l'esecutivo europeo.
Intanto il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR,
Raffaele Fitto, ha illustrato i tempi per il pagamento della prossima rata. "Stiamo lavorando, e nei prossimi giorni definiremo con l'Ue gli ultimi aspetti, per giungere alla definizione del pagamento
quarta rata entro il 31 dicembre di quest'anno e ci poniamo l'obiettivo già fin d'ora di poter raggiungere gli obiettivi come modificati dalla revisione sulla quinta rata entro il 31 dicembre di quest'anno, un altro obiettivo molto ambizioso che puntiamo a definire entro il mese di dicembre", ha sottolineato in conferenza stampa.