(Teleborsa) -
L'ENAV è il primo Air Navigation Service Provider al mondo ad aver già
raggiunto la carbon neutrality, grazie ad una serie di
iniziative che hanno portato all’
abbattimento delle emissioni dirette e indirette generate dalle attività aziendali. Uno studio dimostra che le iniziative implementate da ENAV hanno generato un
impatto positivo sulla comunità per oltre 1 miliardo di euro in un solo anno. Un risultato raggiunto facendo ricorso in prevalenza alle rinnovabili e alla mobilità elettrica, ha spiegato
l'AD Paqualino Monti in una intervista.
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Per l'80% questo risultato è stato conseguito grazie a
tre direttrici. La prima - ha sottolineato - è l'incremento della
nostra produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La seconda riguarda
l'acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile dai produttori. Il terzo elemento concerne la
trasformazione della nostra flotta auto, che è una flotta importante perché abbiamo 45 torri di controllo in 45 aeroporti e 4 ACC, ed è composta solo da mezzi elettrici, in prevalenza plug-in e qualche mezzo ibrido".
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Il restante 20% - prosegue - sono
progetti che abbiamo portato avanti all'estero, in Mozambico e in India in particolare. In
Mozambico, abbiamo trasformato 1.800 vecchie caldaie in
caldaie moderne, quindi con un impatto in termini di inquinamento decisamente inferiore. In
India, abbiamo partecipato alla costruzione di una
centrale idroelettrica".
"Per noi la sostenibilità non è un concetto vuoto. E' un elemento importante, un elemento di competitività della nostra azienda", ha sottolineato il manager, aggiungendo "la nostra è un'azienda che vive di erogazione di servizi e quindi in tal senso essere i
primi al mondo a raggiungere questo importante obiettivo ci rende davvero molto orgogliosi".
Monti ha parlato anche dell'andamento del traffico, affermando che "ENAV quest'anno ha movimentato il
volume maggiore di traffico che abbia mai movimentato nella sua storia".
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Siamo ancora sul tetto d'Europa in termini di
efficienza, siamo il service provider più efficiente in Europa. Abbiamo raggiunto
numeri importanti in termini anche di
ricavi, in termini risultati, che si vedranno a fine anno. Abbiamo garantito anche una
politica che va incontro ai nostri investitori, a coloro che hanno creduto al nostro titolo, agli azionisti, perché la politica dei dividendi sulla quale abbiamo lavorato è una politica che si basa su un free cash flow quindi sulla
capacità che l'azienda ha di riconoscere un dividendo molto importante".
"Se la proxy è quella, evidentemente,
per il 2024 non ci sposteremo rispetto a quanto fatto nel 2023", ha affermato l'Ad, parlando ancora del dividendo e ricordando "noi quest'anno, a ottobre 2023, abbiamo dato ai nostri azionisti 106 milioni di euro quindi un risultato importante".
I
numeri Eurocontrol per il 2024 sono ulteriormente in
incremento e questo ci fa capire che
dovremmo investire, non solo in formazione, ma anche nel digitale e in tecnologie. La caduta del nostro
piano industriale sarà un elemento
sfidante sul quale noi concentreremo e stiamo concentrando la nostra attenzione".
"Sono convinto che anche da questo punto di vista la nostra capacità si incrementerà e quindi saremo in grado non solo di garantire i livelli di traffico in aumento del 2024, ma
saremo anche in grado di vendere la nostra tecnologia nel resto del mondo, anche perché quello che viene riconosciuto alla nostra azienda all'estero è la capacità di essere leader nel suo mercato", ha concluso Monti.