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Rinnovabili, Italia in crescita: +120% di capacità istallata rispetto al 2022, ma serve accelerare

Economia
Rinnovabili, Italia in crescita: +120% di capacità istallata rispetto al 2022, ma serve accelerare
(Teleborsa) - Secondo i principali risultati emersi dalla 62° edizione del report EY Renewable Energy Country Attractiveness Index (RECAI), che classifica i primi 40 Paesi al mondo per attrattività di investimenti e opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili, per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione prefissati è necessario accelerare sul percorso della transizione energetica triplicando la capacità mondiale di energia rinnovabile di 11 GW entro il 2030.

Paesi come Stati Uniti, Germania e Cina sono in cima al ranking di EY nonché stabili rispetto alla precedente edizione del RECAI risalente a sei mesi fa mentre salgono in maniera significativa nell’indice i mercati nordici quali Danimarca, Svezia e Norvegia. L’Italia guadagna una posizione, rispetto all’edizione scorsa, passando alla 14esima. Il Paese si è posto, infatti, ambiziosi obiettivi nell’ambito delle energie rinnovabili, puntando ad aumentare la quota di rinnovabili nei consumi finali del settore elettrico fino al 65% entro il 2030. Nel primo semestre dell’anno la capacità istallata è pari al 2.5GW, rappresentando un aumento del 120% rispetto al 2022.

Giacomo Chiavari, EY Europe West Strategy and Transaction Energy Leader, commenta: “Il costante aumento del fabbisogno energetico e l'instabilità geopolitica sono alcuni dei fattori che hanno portano alla necessità di accelerare la transizione verso modelli energetici più sostenibili. In quest'ottica, per raddoppiare entro il 2030 la produzione di energia da fonti rinnovabili, le stime indicano che il nostro Paese dovrà colmare un gap di circa 11 GW rispetto ai target stabiliti per l’energia eolica e di 35 GW relativamente al fotovoltaico. Oltre ai significativi benefici economici e ambientali che la transizione energetica porta con sé, si creeranno anche nuove opportunità per il mondo del lavoro: entro il 2030, infatti, triplicherà l’offerta per le professioni specializzate nel settore delle rinnovabili e sarà dunque determinante consolidare le competenze i processi di formazione legati, in particolare, alle discipline STEM”.

Le tecnologie abilitanti così come gli investimenti in progetti connessi alle energie rinnovabili sono tra i temi al centro della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) che si sta svolgendo in questi giorni e dove si potrà trarre un bilancio dei progressi finora compiuti rispetto all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.


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