(Teleborsa) -
Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che terminano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. Sul mercato americano si registrano ampi progressi per l'
S&P-500.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,46%. L'
Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,51%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,90%.
Lieve peggioramento dello
spread, che sale a +163 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,58%.
Tra le principali Borse europee giornata fiacca per
Francoforte, che segna un calo dello 0,27%, piccola perdita per
Londra, che scambia con un -0,27%, e
Parigi è stabile, riportando un moderato -0,16%. Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,29%; sulla stessa linea, depressa nel finale il
FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 32.384 punti.
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta del 21/12/2023 è stato pari a 1,55 miliardi di euro, in calo del 20,01%, rispetto ai 1,93 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 1 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,7 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per
ERG, che cresce del 2,29%.
Sostenuta
Telecom Italia, con un discreto guadagno dell'1,66%.
Si muove in modesto rialzo
DiaSorin, evidenziando un incremento dell'1,27%.
Bilancio positivo per
Recordati, che vanta un progresso dell'1,13%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Ferrari, che ha archiviato la seduta a -2,45%.
Tentenna
A2A, che cede l'1,01%.
Sostanzialmente debole
Banca Mediolanum, che registra una flessione dello 0,87%.
Si muove sotto la parità
STMicroelectronics, evidenziando un decremento dello 0,71%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Juventus (+5,44%),
Cementir (+4,46%),
Danieli (+2,62%) e
Ariston Holding (+2,34%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
D'Amico, che ha terminato le contrattazioni a -2,19%.
Intercos scende dell'1,92%.
Calo deciso per
Alerion Clean Power, che segna un -1,78%.
Sotto pressione
Ascopiave, con un forte ribasso dell'1,75%.