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BoE lascia tassi al 5,25%. Inflazione scenderà al 2% ma aumenterà nuovamente

Finanza
BoE lascia tassi al 5,25%. Inflazione scenderà al 2% ma aumenterà nuovamente
(Teleborsa) - Il Monetary Policy Committee (MPC) della Bank of England (BoE) ha votato con una maggioranza di 6-3 per mantenere il tasso di interesse chiave al 5,25%. Due membri avrebbero preferito aumentare il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 5,5%. Un membro avrebbe preferito ridurre il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 5%. Gli analisti si aspettavano che il Comitato lasciasse il tasso al 5,25% per la quarta riunione consecutiva, un livello che non si vedeva dal 2008.

La BoE prevede che l'inflazione CPI scenda temporaneamente al target del 2% nel secondo trimestre del 2024 prima di aumentare nuovamente nel terzo e nel quarto trimestre. Questo profilo di inflazione nella seconda metà dell'anno è dovuto all'andamento del contributo diretto dei prezzi dell'energia all'inflazione sui dodici mesi, che diventa meno negativo, si legge nello statement rilasciato al termine dalla riunione.

Nell'ultima proiezione, l'inflazione CPI è intorno al 2,75% entro la fine di quest'anno. Rimane quindi al di sopra dell'obiettivo per quasi tutto il resto del periodo di previsione. Ciò riflette la persistenza delle pressioni inflazionistiche interne, nonostante un crescente grado di rallentamento dell'economia. La banca centrale prevede che l'inflazione CPI sarà del 2,3% tra due anni e dell'1,9% tra tre anni.

"L'inflazione complessiva misurata sull'indice dei prezzi al consumo è scesa in modo relativamente marcato - afferma la BoE - L'orientamento restrittivo della politica monetaria grava sull'attività dell'economia reale e determina un allentamento del mercato del lavoro. Nelle previsioni di febbraio del Comitato, i rischi sull'inflazione sono più bilanciati. Sebbene l'inflazione dei prezzi dei servizi e la crescita dei salari siano diminuiti leggermente più del previsto, gli indicatori chiave della persistenza dell'inflazione rimangono elevati".

Di conseguenza, la politica monetaria "dovrà rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo da riportare l'inflazione al target del 2% in modo sostenibile nel medio termine, in linea con il mandato del MPC. Dallo scorso autunno il Comitato ha ritenuto che la politica monetaria debba essere restrittiva per un lungo periodo di tempo fino a quando non si sarà dissipato il rischio che l'inflazione si radicasse al di sopra dell'obiettivo del 2%".
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