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BCE verso taglio tassi a giugno: attesi dati inflazione Eurozona

Finanza
BCE verso taglio tassi a giugno: attesi dati inflazione Eurozona
(Teleborsa) - La BCE taglierà sicuramente i tassi a giugno, tempistica sulla quale convergono le aspettative dei mercati e le preferenze della maggior parte d membri del Board, anche se alcuni propendono per un improbabioe taglio anticipato (aprile). In ogni caso l'inflazione sta rientrando ed i dati che usciranno oggi potranno confortare questa aspettativa.

L'inflazione vicina al target

Dall'Eurostat arriveranno oggi i dati aggiornati sull'inflazione di marzo, sempre più in linea con il target del 2%. A febbraio l'inflazione era cresciuta del 2,6% e c si attende per marzo un dato sostanzialmente invariato, stando ai positivi dati giunti da Italia (,3%), Francia (2,4%) e Germania (2,3%).

C'è però la possibilità di una sorpresa al ribasso, che costringerebbe i banchieri a rivedere il ritmo di aggiustamento dei tassi di interesse, nella tempistica e nella misura. Ma nulla sarà deciso prima di conoscere i dati relativi alle contrattazioni salariali, che rappresentano il principale elemento di pressione sui prezzi. E appunto, l'andamento del round di contrattazione primaverile si conoscerà solo a giugno, per questo le attese sul primo taglio dei tassi convergono su quella data.

Aspettative di inflazione moderate

L'indagine che la BCE conduce presso i consumatori per captare le aspettative di inflazione ha rivelato che le aspettative delle famiglie sul futuro dei prezzi continuano a moderarsi. Le aspettative di inflazione sugli orizzonti di 1 e 3 anni sono rimaste ben al di sotto del tasso di inflazione percepito in passato: quelle per i prossimi 12 mesi sono diminuite al 3,1% dal 3,3% e si trovano ora al livello più basso dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre le aspettative su 3 anni sono rimaste invariate al 2,5%.

Le preferenze del Board e degli analisti

Sebbene qualcuno anticipi la possibilità di un taglio dei tassi ad aprile (la riunione è prevista per l'11 aprile), ola gran parte de banchieri conferma la maggiore probabilità di un taglio a giugno, proprio per aspettare l'esito delle trattative salariali di primavera. Così si è espresso stamattina Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca, secondo cui aprile "non è nel radar", mentre "a giugno avremo maggiori informazioni".

Anche il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta ha osservato prudentemente che "si stanno realizzando le condizioni per avviare un allentamento monetario", mentre il governatore della Banque de France Francois Villeroy de Galhau è apparso più ottimista, anticipando la possibilità di un taglio ad aprile anche se - ha ammesso - resta più probabile quello di giugno.

"Nel complesso, vediamo la BCE sulla buona strada per iniziare a tagliare i tassi entro giugno. È improbabile che eventuali notizie sull’inflazione in prossimità della Pasqua o aumenti delle tasse in alcuni paesi possano cambiare la situazione", sottolinea Martin Wolburg Senior Economist di Generali Investments, dopo aver rilevato che "l'inflazione dell'area dell'euro si sta ulteriormente allentando a causa della disinflazione in corso" e "la crescita dei salari negoziati, un parametro chiave per la BCE, è scesa dal picco dello scorso anno ed è destinata a moderarsi ulteriormente".

L'euro si sta deprezzando

Nel frattempo, l'euro so sta deprezzando contro il dollaro, in considerazione di una BCE più spregiudicata della Fed, che invece potrebbe aspettare addirittura dopo l'estate. La valuta europea scambia questa mattina a 1,0765 dollari, ai minimi da sei settimane, confermando il trend discendente avviato prima di Pasqua.


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