(Teleborsa) -
Finale in rally per i principali mercati di Eurolandia. Chiude in positivo anche la seduta di Piazza Affari. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l'
S&P-500, con gli investitori in attesa di una risoluzione imminente dello shutdown: la Camera dei Rappresentanti ha ripreso i lavori dopo una sospensione di 53 giorni per esaminare un disegno di legge di bilancio che potrebbe sbloccare la situazione.
Sostanzialmente stabile l'
euro / dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,159. Giornata di forti guadagni per l'
oro, che segna un rialzo dell'1,61%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 4,18%, scendendo fino a 58,49 dollari per barile.
Aumenta di poco lo
spread, che si porta a +82 punti base, con un lieve rialzo di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,40%.
Tra i mercati del Vecchio Continente bilancio decisamente positivo per
Francoforte, che vanta un progresso dell'1,22%, piatta
Londra, che tiene la parità, e buona performance per
Parigi, che cresce dell'1,04%. Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che mostra una plusvalenza dello 0,80%, proseguendo la serie positiva iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,79% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 47.420 punti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Mediobanca (+3,01%),
Recordati (+2,39%),
Lottomatica (+2,37%) e
Banca MPS (+2,31%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
A2A, che ha chiuso a -9,30%.
Vendite a piene mani su
Inwit, che soffre un decremento del 3,84%.
Tentenna
Amplifon, che cede l'1,24%.
Sostanzialmente debole
Italgas, che registra una flessione dell'1,17%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
De' Longhi (+14,22%),
Sanlorenzo (+2,86%),
Sesa (+2,28%) e
Carel Industries (+2,10%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
doValue, che ha archiviato la seduta a -7,53%.
Pessima performance per
Fincantieri, che registra un ribasso del 6,52%.
Sessione nera per
Italmobiliare, che lascia sul tappeto una perdita del 5,49%.
Soffre
Zignago Vetro, che evidenzia una perdita del 3,38%.